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ico title sx L’educazione e la maleducazione tra i candidati a sindaco di Teramo ico title dx

Non fumo. Almeno ho smesso di fumare dopo l’ultima bronchite post covid che ho curato con il brodo di gallina. Il brodo di gallina è stato il primo piatto che ho imparato a fare perché aiutava mio padre a stare meglio dopo gli ennesimi malanni ai suoi polmoni. Educazione famigliare, i miei genitori ci tenevano tanto e dicevano sempre che era un segno sociale molto importante essere gentili. La gentilezza che nel primo tratto di questa elezione sembra non essere una caratteristica in comune a Teramo. Non sono stati gentili con Maria Cristina Marroni che ha dimostrato di essere e avere; non sono stati gentili con l’assessore Pietro Quaresimale che in fondo è stato lui a proporsi come candidato a sindaco e ora questo ritardo, offende i suoi elettori ma soprattutto se stesso.
Rimane una persona gentile il sindaco D’Alberto e rimane una persona a modo Carlo Antonetti che da buon sportivo potrebbe riuscire a convogliare molti voti tra i ragazzi, forse come Maria Cristina Marroni che ha dalla sua l’essenza di una insegnante e anche il fatto di conoscere le diverse lingue adolescenziali.
Tra poche ore sapremo il futuro di Pietro Quaresimale. Il centro destra ha bisogno di almeno due candidati per portare il sindaco al Ballottaggio. Sono numeri e sono ineluttabili. L’educazione dovrebbe diventare una materia scolastica, un po’ come l’educazione civica ma più indirizzata alla cura dell’anima e della serenità. 

 

Paola Maria Ferretti