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Approfondimenti

Rovigo, ottobre 2022.

Cinque ragazzi di una classe di prima superiore, sparano dei pallini in gomma con una pistola ad aria compressa in direzione della loro professoressa di Scienze mentre stava spiegando.

L’insegnante, colpita alla testa e ad un occhio, accompagnata in via precauzionale al pronto soccorso, per fortuna non ha riportato gravi conseguenze.

Il tutto perché i giovanissimi dovevano riprendere la bravata tramite video da postare successivamente sui social.

Se la storia finisse qui, chiunque penserebbe: “va beh, bocciati per direttissima!”. La stessa Preside dell’Istituto aveva promesso che i cinque sarebbero stati puniti in maniera decisa attraverso una giornata di formazione in Educazione Civica e una seduta con una Psicologa.

Il problema è che i mesi passano, l’enfasi della notizia via via si va spegnendo e arriva così il fatidico giorno in cui la scuola lascia spazio ai tre mesi estivi per gli studenti non prima, però, di riportante la pagella finale a casa.

Promossi con 9 in condotta.

La notizia ha destato non poco scalpore ma fatto sta che questa è la realtà. Promossi come ragazzi diligentissimi a cui poco va rimproverato se è vero che i numeri parlano.

Ora. Quello che si nota al giorno d’oggi è che forse e sottolineo forse, per non arrogarmi il diritto di stilare giudizi, è che vi è un continuo ping pong tra chi deve “fermare” questi ragazzi. La scuola, nella maggior parte dei casi, ha perso quel potere disciplinare di anni passati se non vuole ritrovarsi i genitori furibondi in Presidenza a chiedere chiarimenti sul motivo per cui il proprio figlio/a sia stato/a richiamato/a duramente da qualche insegnante.

I genitori che, vuoi per la vita, il lavoro, le responsabilità, i pensieri che corrono, hanno l’illusione di controllare la crescita dei propri figli quando, purtroppo, nella maggior parte dei casi, il dialogo manca e i misteri dietro la crescita dei ragazzi si infittisce.

Per non parlare dei modelli sociali che si stanno sviluppando e inculcando nella mente in formazione dei più giovani e lascerò dei puntini di sospensione, più chiarificatori di qualsiasi parola riguardo questo punto…

Fatto sta che poi siamo qui a dover leggere di cinque ragazzi che hanno sparato dei pallini di gomma ad una Professoressa e promossi con 9 in condotta.

Ovvio che questo non è un discorso generalizzato perché ci sono famiglie, insegnanti e ragazzi che hanno valori e modi positivamente incantevoli ma nel caso specifico preso in considerazione, la domanda è solo una: secondo voi è giusto ciò che è successo?

Daniele Piersanti