Una foto sgranata e una vita rovinata.
La prima perché derivante dalle videocamere di sorveglianza dove è successa la tragedia ossia in una palestra di Pontianak, in Indonesia. La seconda perché la vittima ha perso la vita.
Ma ricostruiamo la vicenda.
La ragazza, una 22enne, si stava allenando sul tapis roulant da circa mezz’ora al terzo piano della struttura che ospitava una delle sale attrezzi mentre il suo ragazzo stava svolgendo degli esercizi fisici al secondo piano.
La giovane aveva quasi finito la sua corsa quando, rallentando per asciugarsi il sudore, ha perso l’equilibrio e scivolando sul tappeto ancora in funzione, è stata sbalzata fuori la finestra che si trovava appena dietro di lei. Il volo da un’altezza così importante non è stato per nulla ammortizzato dato che il vetro alle sue spalle era aperto. Immediati i soccorsi che sono riusciti a portare ancora in vita la ragazza in ospedale ma il grave trauma cranico con conseguente emorragia cerebrale, non le ha lasciato scampo. Sotto shock il fidanzato che si è ritrovato in una situazione tanto devastante quanto immediata da non riuscire a realizzare lucidamente quanto accaduto.
Gli investigatori hanno accertato che la finestra era a soli 60 cm dai tapis roulant presenti e con un’altezza di appena 30 cm dal pavimento.
Forse una domanda viene spontanea: per una sicurezza totale, non era ovvio evitare di posizionare attrezzi che implicano del movimento fisico appena dietro i clienti contando che la sala in questione è anche al terzo piano di un edificio?
Daniele Piersanti