In questi giorni è impazzato online il video di un “benzinaio di Brescia (?)” ripreso in uno stabilimento di carburante in chiari atti osceni.
Già il fatto che sia diventato virale un contenuto simile dovrebbe far capire con quali bassezze la gente si diverta, a maggior ragione se il video originale e fatto girare sul web, non censurava minimamente i tratti del signore in questione.
Il “benzinaio di Brescia (?)” dove le virgolette e il punto interrogativo sono d’obbligo dato che il signore, secondo diverse voci, pare non sia un impiegato dello stabilimento dove è stato filmato ma addirittura non si è sicuri nemmeno che la località fosse Brescia dato che il filmato riporta come localizzazione la città lombarda ma alcuni cittadini ferraresi sostengono che la pompa di benzina sia quella di Poggio Renatico in provincia di Ferrara, quindi in Emilia Romagna.
Quello che dispiace è che sulla questione si sia scatenata una corsa all’ironia, su una persona che evidentemente ha delle difficoltà e che necessita di aiuto. E’ condannabile anche il ragazzo che lo filmato dal momento che invece di prendere il cellulare e iniziare a registrare le debolezze di un uomo, avrebbe potuto farlo ragionare a fotocamera spenta o anche accesa se voleva trasmettere un messaggio altruistico, senza magari riprenderne la fisionomia, e sarebbe stato un grande simbolo di umanità ma a quanto pare no.
A quanto pare l’apparire, il sentirsi qualcuno per qualche ora di visibilità e like, passa sopra a qualsiasi valore umano, persino sulla debolezza di una persona.
A voi le considerazioni.
Daniele Piersanti