Voce inconfondibile, persona sensibile e una profondità artistica unica.
Giuseppe Daniele, detto Pino, ci ha lasciati nel 2015 ma il suo ricordo e le sue melodie non possono che riecheggiare in qualche cassetto del nostro cuore e soprattutto negli animi napoletani. Sì, perché Pino è Napoli, città che ha sempre amato pur riconoscendo le sue imperfezioni, toccate però nei suoi testi, con quella delicatezza che solo il vero amore verso qualcosa o qualcuno di a noi caro può lasciar emergere.
Basti pensare che “Napule è”, Daniele la scrisse quando aveva 18 anni e nonostante la giovane età, la passione per la sua terra ha fatto nascere una pietra miliare del cantautorato italiano.
Questo pezzo insieme a “Yes I know, my way”, “A me me piace ‘o blues”, “Quando” e “Sara”, sono al centro di un importante progetto che riguarderà le scuole secondarie di secondo grado. L’idea, per la verità già messa in pratica da diversi professori napoletani per descrivere certe dinamiche sociali partenopee, viene ora a concretizzarsi anche al di fuori di fuori di Napoli.
Infatti, l’Accademia di Santa Sofia di Benevento, ha gettato le basi di una progettazione nella quale, prendendo spunto dai testi della produzione artistica di Pino Daniele, si possa trasmettere ai giovani studenti, valori, curiosità, cultura che la musica può sicuramente veicolare in maniera efficace e stimolante.
Ma non finisce qui.
A fine iter, è previsto anche uno spettacolo per tutte le scuole coinvolte e verrà anche messo in palio un premio: saranno infatti selezionati degli studenti che avranno l’occasione di avere un’audizione con professionisti del campo per prendere parte ad un evento, inserito nel Cartellone della stagione artistica 2023/2024, dell’Accademia di Santa Sofia e salire sul palco con artisti professionisti.
Se foste voi a poter scegliere quale cantante far studiare nelle scuole, chi proporreste?
Daniele Piersanti