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ico title sx Non ti vedo ma ti sento ico title dx

Approfondimenti

Gli amori più forti sono quelli che nascono silenziosamente, piano piano.

Inizi a sentire dentro di te una goccia di infinito, di magia, di miracolo della vita che prende forma, che percepisci ma non puoi vedere prima che la meraviglia compaia nelle ecografie di routine.

Tatiana Guerra, una futura mamma brasiliana di 30 anni, pensava però di poter amare suo figlio continuandolo solo ad immaginare a causa della sua cecità che l’accompagna da quando aveva 17 anni. La prima sagoma, la prima manina o i lineamenti del volto che si disegnano sul monitor, sono per una madre l’emozione più bella che si possa provare eppure la donna si era un po’ rassegnata a vivere queste stupende sensazioni a metà.

“Com’è il suo viso dottore?”, “e le sue piccole orecchie?” - chiede Tatiana mentre la gioia le fa aumentare i battiti cardiaci - "non vedo l'ora di annusarlo" conclude.

Dopo quest’ultimo verbo, arriverà per la giovane brasiliana un regalo totalmente inaspettato da parte del medico.

“Annusarlo? E se potesse toccarlo?”. Il dottore, conoscendo la disabilità fisica della ragazza, aveva fatto preparare un calco in 3D del pargolo che Tatiana portava in grembo e dopo averglielo poggiato in braccio e facendo con commozione un passo indietro, ha lasciato che la donna tra stupore ed emozione, accarezzasse, studiasse ogni minima linea del visino del futuro nascituro. La delicatezza timorosa nello sfiorare il regalo del medico, faceva quasi prendere vita all’omaggio per la sinergia che si era creata in questo primo incontro tra la futura mamma e suo figlio.

Il pianto di gioia in cui si è lasciata poi andare Tatiana, è sicuramente uno dei tanti piccoli tasselli che mi piace raccontare perché in fondo basta così poco per aiutarsi, per far sì che con un piccolo gesto si renda indimenticabile un preciso momento della vita di una persona e questa storia non poteva che entrare nella cerchia del senso della vita.

Daniele Piersanti