Dire che i social hanno rovinato la società è errato perché, come ogni generalizzazione, significa affermare che anche la seria divulgazione scientifica fatta online, le storie di persone che hanno ripreso in mano la loro vita e ne hanno fatto un capolavoro motivando altri a fare la stessa cosa, la gente che tramite le piattaforme telematiche ha aperto una raccolta fondi per curare delle malattie gravi e ce l’ha fatta e così come tanti altri esempi, significa che anche questo ha rovinato la società? Credo di no.
Fatta questa dovuta premessa, c’è però chi purtroppo segue la parte “malata” del web che indubbiamente esiste ed è questo il vero dramma.
Domenica scorsa infatti, un giovane falegname di 27 anni di Villar Perosa, nel torinese, Alberto Tron, per seguire una sfida famosa su Tik Tok e chiamata “Car surfing” ha pensato di replicare la bravata insieme ad un amico. La challenge consiste appunto nel “surfare” su un auto in corsa e in questo specifico caso, Tron era sul tettino della macchina guidata da un suo coetaneo quando il 27enne è caduto dal mezzo lanciato in velocità e da lì il buio.
Il giovane falegname è entrato subito in coma, per poi essere dichiarato morto lo scorso martedì 19 marzo.
E’ qui che bisogna fermarsi a pensare e anche lavorare per far capire che non sono i like ad un video a determinare il valore di una persona e che nulla, anche volendo una fama certa, vale quanto il poter tranquillamente tornare a casa e rivedere i propri affetti senza dover correre pericolosi rischi perché poi la morte è una come la vita e quando giunge non c’è più spazio per i rimorsi.
Bisogna divulgare questo, bisogna divulgare che il sacrifico per un obiettivo sano, le notte insonni per farcela, le giornate di rabbia quando si vede la vita in salita, sono decisamente meglio di una bravata che svanirà con il decorso della vita perché essa va avanti inesorabilmente, la società va avanti e purtroppo Tron volendo o no, sarà un altro nome che sbiadirà nella storia, quando basterebbe una vera, costante e forte formazione e informazione su ciò che di buono ma anche di dannoso il web propone per avere ancora vicino a noi molti cari.
Sappiate scegliere.
Daniele Piersanti