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ico title sx Lascia il posto fisso per inseguire un suo sogno: creare un cimitero per animali ico title dx

Approfondimenti

Federica Bertodo è una giovane ragazza che cresce a Palazzo Canavese, un piccolo comune di poco più di 800 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte.

Si forma in una famiglia dedita al lavoro e ai sani valori ma come spesso avviene, anche nei nuclei familiari migliori arriva l’imprevisto.

L’azienda dove lavorava il papà di Federica entra in crisi e lui viene mandato in prepensionamento, motivo per cui la giovane viene incoraggiata a cercare un lavoro stabile e con maggiori certezze possibili. La ragazza, che di sicuro non manca in intraprendenza, trova quindi lavoro in un’azienda metalmeccanica.

Anni e anni di solita routine e di soliti ritmi finché la vita torna a farle visita con uno spunto che la donna ha saputo decifrare. Era ora di cambiare!

Succede che ad una ragazza che conosce le muore il proprio cane ma non riesce a trovare alternative alla cremazione. Fu così che Federica, cercando informazioni utili che potessero aiutare la sua amica, scopre che in Francia e in Belgio esistono cimiteri per animali, più rari in Italia.

Perché non crearne uno? Eh, ma come si fa con il lavoro fisso?

La donna che oggi ha 51 anni, decide però di parlarne in famiglia, volenterosa di portare avanti quella che sembra più di un’idea, anzi ha proprio il sapore di un obiettivo. Il timore di prendere il discorso si dissolve però velocemente quando i suoi cari capiscono la sua voglia di perseguire questa strada e la sostengono con forza, soprattutto il padre, i cui occhi si erano spenti con la perdita del proprio lavoro, riprendono immediatamente colore.

Siamo nel 2021 quando il progetto prende vita. La struttura, dopo un corri corri tra permessi e carte per acquistare il relativo terreno del perimetro di 7000 metri quadrati, viene su in maniera perfetta.

La Bertodo studia tutto nei minimi dettagli.

Il cimitero per animali presenta al centro un lungo vialetto dove ai lati sono stati piantati dei cipressi e diverse panchine in pietra dove poter sostare o per necessità o per chi il dolore lo riesce a contemplare meglio raccogliendosi su una superficie stabile. Prima di seppellire il proprio pelosetto vi è anche una sala dove quest’ultimo viene posato e coperto da un lenzuolo di lino per dedicargli gli ultimi saluti.

Ultimo dettaglio ma non per importanza, la tumulazione può essere strutturata in due modi, o con la targa del proprio animale o nella terra senza lapide con una piccola variazione di prezzo in base alla scelta.

Il progetto, divenuto ormai da tempo realtà, ha anche un sito che vi lascio per qualsiasi altra curiosità, https://www.cimitero-animali.it/.

Daniele Piersanti