Gioele Putzu aveva 9 anni, 10 li avrebbe compiuti a dicembre, ma sabato 14 settembre un incidente lo ha portato via.
Il piccolo stava giocando in un campetto da calcio con altri ragazzi nel quartiere San Nicola di Ozieri, in provincia di Sassari, Sardegna.
Durante la partita ha sbattuto violentemente contro un palo della porta da calcio. L’urto avrebbe provocato la caduta di quest’ultima che gli è finita rovinosamente sopra facendogli perdere i sensi. Sul posto subito i Carabinieri, la Polizia e il 118 che però non è riuscito a rianimare il bimbo.
Il tragico fatto è avvenuto durante i festeggiamenti della Beata Vergine del Rimedio che non sono stati bloccati perché il sindaco del paese sardo, Marco Peralta, oltre alle sentite condoglianze rivolte ai cari del piccolo Gioele, ha però affermato: "E' doveroso precisare che, visto il gran flusso di persone (soprattutto per il già programmato concerto di Fedez che si sarebbe tenuto dopo poche ore dall’incidente), gli organi di pubblica sicurezza hanno ritenuto di non dover sospendere l'evento in programma per ragioni di ordine pubblico".
E proprio al cantante milanese si rivolge il papà di Gioele, Ivan Putzu, che con una nota facebook scrive: “Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana visto che hai dei figli, io in quel momento che cantavi ad Ozieri, io padre di Putzu Gioele, il bambino deceduto a 200 metri da te, ero per terra con mio figlio chiedendogli di riaprire gli occhi, chiedendo di prendere la mia vita e di lasciare vivere lui. Noi abitiamo ad Olbia, siamo venuti a Ozieri perché mio figlio cantava le tue canzoni e voleva vederti dal vivo. Tutto questo non gli è stato possibile. Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore”.
Il rapper ha risposto successivamente con un video instagram, spiegando come: “Prima di esibirmi ho chiesto a tutto il pubblico, più di 15mila persone, di fare un minuto di silenzio per commemorare Gioele ed esprimere la nostra vicinanza alla famiglia".
Questa vicenda è sicuramente molto delicata e ognuno, in cuor proprio, farà le dovute riflessioni per comprendere a chi viene istintivamente dare ragione. Noi, come redazione e senza schierarci dalla parte di nessuno, ci uniamo al dolore che sta vivendo la famiglia del piccolo Gioele.
Daniele Piersanti