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ico title sx E voi quanti tesori avete? ico title dx

Gli anziani sono il tesoro della società.

Proprio come ogni scrigno che si rispetti, conservano nella loro memoria e nelle loro ossa temprate dall’esperienza, insegnamenti che possono essere da ispirazione per quelle generazioni più giovani ed inesperte.

Basta ascoltare la loro vita e gli occhi prendono luce proprio come pepite d’oro al sole appena trovato il bottino nascosto.

In fondo non chiedono tanto, solo sentirsi ancora importanti in qualche maniera per mantenere viva la fiamma di una vita che ha ormai bruciato i rovi migliori lasciando il posto a quegli acciacchi che la società odierna ha iniziato a sopportare sempre meno perché rallenta la sua corsa come una palla di ferro alla caviglia di un carcerato non troppo raccomandabile.

Inizia qui la loro lotta a una solitudine che sbuca ad ogni angolo delle loro giornate, inizialmente solo per un saluto per poi diventare la loro compagna di vita. La stessa solitudine che aiuta la società a nascondere bene questo mondo anziano, inizialmente pieno d’oro e speranza che qualcuno lo cerchi per arricchirsi di storia ma che finisce, forse dimenticato, a marcire sul fondale dell’indifferenza.

L’ultimo caso  accaduto proprio all'alba di oggi, intorno alle 5.30, all'interno della Casa di riposo "De Benedictis" di Teramo, nello stabile che si affaccia su viale Crispi dove un signore, ultraottantenne, si è lanciato dal secondo piano della struttura morendo quasi sul colpo. L’anziano, data la veneranda età, lascia tutti stupiti di come abbia potuto avere la forza di arrampicarsi su di una finestra per farla finita, la stessa forza che avrebbe potuto usare per rimarcare la sua importanza come individuo e che invece è solo un altro emblema di una vita che viene considerata come esaurita e da parcheggiare nella sala d’aspetto della morte.

“La solitudine è una compagna drammatica della terza età – ha dichiarato nel 2022 Marco Trabucchi, Presidente dell’Associazione Italiana Psicogeriatria, Aip. Essa può avere conseguenze tanto di tipo clinico quanto psicologico, con un maggior rischio di ammalarsi, di andare verso una forma di demenza, di avere una vita più breve”.

Bisogna quindi lottare affinchè la fretta di questa esistenza non ci faccia dimenticare quanti tesori ci sono nascosti nelle acque della vita.

Daniele Piersanti