Joëlette, una parola che per alcuni dice nulla, per altri dice libertà.
Sì, perché questa speciale carrozzina da fuori strada a ruota unica utilizzata per i percorsi di collina e montagna per persone con disabilità, rappresenta la precisa linea di demarcazione tra il poter fare quasi tutto e il vivere delle esperienze totalizzanti.
Ne è testimone Ilaria Parlanti, una ragazza di 26 anni della provincia di Pistoia che grazie all’Associazione Vagamonti di Gianluca Mantovani con sede a Prato, lo scorso 25 marzo ha potuto superare quel limite dato dalle sue difficoltà, soprattutto respiratorie, e vivere un pomeriggio di spensieratezza godendo del panorama del comune di Capraia e Limite (FI), visitandolo con l’ausilio dei volontari di Vagamonti che hanno condotto la sua joëlette in questo territorio collinare fiorentino.
E’ pur vero che parliamo di una giovane che ha fatto dell’attivismo verso realtà che includano e migliorino la vita delle persone disabili una sua priorità, quindi di una ragazza con una forza di volontà e d’animo sopra la media ma è altrettanto importante sottolineare come ci sia bisogno di queste persone per aiutare chi invece non riesce ad accettare di vivere con ostacoli di natura psico-motoria.
L’avventura che ha potuto vivere Ilaria grazie a Gianluca Mantovani e grazie alla joëlette, non vuole essere una miniatura circoscritta in un articolo o in una regione come in questo caso la Toscana, ma vuole essere l’emblema di una comunità umana unita, che si muove insieme, che non lascia indietro nessuno ma anzi, trova sempre nuovi modi per assottigliare quelle difficoltà che erroneamente si associano solo a persone con disabilità quando in realtà ognuno di noi è imperfetto e solo aiutandoci e migliorando insieme, ciascun individuo riuscirà a scalare con più leggerezza le vette montane delle proprie difficoltà.
Daniele Piersanti