Siamo soliti pensare alle persone anziane come dedite, la mattina presto, ai programmi tv, alla gestione della loro casa piena di ricordi o a battere sul tempo gli altri venerandi concorrenti piuttosto che i più giovani, su chi arriva prima alle poste o al centro analisi. Si scherza.
Poi c’è la 90enne Imelda Starnini che in questi giorni, nelle prime ore del mattino, si è seduta sui banchi di scuola insieme ai ragazzi dell’Istituto San Francesco di Sales a Città Sant’Angelo, per affrontare la maturità.
90 anni e maturità sembra un ossimoro, dal momento che i compagni di avventura della signora Imelda possono essere anagraficamente benissimo suoi nipoti se non pronipoti, eppure lei era lì per realizzare un sogno che coltivava da tantissimi anni, superare queste prove per diventare maestra.
E’ bello raccontare storie sempre nuove perché da ognuna si può trarre o si può rispolverare un insegnamento rispettivamente nuovo o che era conservato nella mente più recondita.
La donna, classe 1933, è uno dei tanti esempi di persone che non si è lasciata condizionare dai molteplici e sicuri pregiudizi che si sono sviluppati nei suoi confronti perché è innegabile che l’animo umano è caratterizzato da un voler dare, quasi sempre, un proprio giudizio su ciò che lo circonda.
Arrivano, però, quei prototipi di esperienze, come la signora Imelda, che sanno andare contro le chiacchiere, i pregiudizi, le battute, per ricordare al mondo che non si è mai troppo avanti con l’età quando si ha un desiderio, tant’è, che quando le è stato chiesto se pensa ad una eventuale laurea dopo il diploma, la Starnini ha risposto: “chissà!”.
Vorrei concludere questo breve approfondimento ricordando che un cuore, finchè ha la forza di pompare sogni, è uguale sia in età fresca che in età saggia. Brava Imelda.
Daniele Piersanti