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Approfondimenti

Come?

Penso non ci siano altre domande per cercare di provare a capire ciò che è incomprensibile.

Uccidere uno dei tanti regali che il Divino ci ha donato, la donna, che per di più provava amore e aveva deciso di generare nuova vita insieme, è un tema su cui non è possibile ragionarci sopra.

Giulia Tramontano era, e già dover usare il tempo imperfetto fa male al cuore, una ragazza 29enne del milanese, che sabato scorso è stata brutalmente uccisa dal suo fidanzato Alessandro Impagnatiello, 30 anni, con diverse coltellate per poi far sparire il corpo della ragazza dietro degli edifici nella cittadina metropolitana di Senago.

Per il bene che provo verso i lettori, ho voluto riassumere al minimo possibile le informazioni per inquadrare il tema di questo scritto e sempre per il bene verso chi leggerà, ho voluto evitare la descrizione dei dettagli macabri della vicenda.

Quello che mi preme, è riflettere insieme su come si possa anche solo sfiorare una donna, figuriamoci il dolore nel dover leggere ancora una volta la parola femminicidio.

Personalmente, dover fare i conti con un ragazzo che ha tolto la vita alla propria compagna e con in grembo il settimo mese di una loro futura creatura, lo ritengo il gradino più basso che l’umanità possa toccare.

Ogni anno festeggiamo il 25 novembre come la “giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, per un giorno riconosciamo il vero valore angelico di questo meraviglioso dono che è l’entità femminile, per poi spegnere la luce dei riflettori nella mezzanotte del 26.

Il miracolo della donna è un fiore che và coltivato e annaffiato di rispetto quotidianamente, và ascoltato perché percepisce sfumature che noi uomini non arriviamo per natura a toccare, và protetto perché per quanto sia forte ha comunque una sensibilità che merita di essere preservata e amata non come un dovere, ma come un’opportunità per lasciarsi invadere da insegnamenti e dettagli a cui l’uomo da solo non arriverebbe.

E’ per questo che si ama, dal latino a-mors, “senza morte”.

Amare una donna e guidarsi a vicenda significa non morire e spero che Giulia e la sua creatura siano ora coccolati nei cieli con il vero amore, che pensavano di aver trovato in un individuo, il quale invece, questo sentimento non sa cosa sia.

Daniele Piersanti