30 anni di Clownterapia e quel sorriso che cura la persona oltre che la malattia

30 anni. Molti di quelli che leggeranno questo articolo non erano nati, io avevo solo 3 anni, ma la LAV Marche già operava ovunque ce ne fosse bisogno grazie alla loro “Clownterapia”.

30 anni di sorrisi ritrovati su volti stanchi e provati dalla malattia, di famiglie perse nel dubbio del destino che tocca un loro malato ma dove tutto si annulla, per un attimo, grazie ai colori dei volontari che arrivano in corsia.

Sorrisi a volte strappati dopo un tiro alla fune con il dolore del corpo e un naso rosso dove poter riversare tutta la propria frustrazione. Tutto questo da 30 anni.

Siamo qui oggi quindi a rendere merito al traguardo di questa Associazione che solo territorialmente si può definire “marchigiana” perché quando si parla di umanità, di condivisione, di empatia, a cosa servono i confini?

Volontari di tutte le età che si mettono in gioco per dar sollievo all’altro ma anche per scoprire dei lati di se stessi forse mai osservati. In questo caso no, non servono confini.

La “Clownterapia non è fare i pagliacci”, come ha tenuto a ribadirmi la presidente di questa realtà, Teresa Spampanato, perché portare un sorriso negli ospedali, nelle RSA, nella sofferenza, non è andare in un Circo per un momento di svago.

30 anni quindi, 30 anni di una realtà che forse è ancora poco conosciuta perché attiva dentro le mura di strutture sanitarie ma che merita un grande ringraziamento e, nel suo piccolo, questo articolo vuole dirgli proprio questo: “Grazie”.

Per maggiori informazioni e/o contatti: 339 6907901

Daniele Piersanti