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ico title sx Buoni e benefits per i dipendenti dalle aziende: il lato imprenditoriale della medaglia - L'EDITORIALE ico title dx

Approfondimenti

di Nikasia Sistilli

Leggiamo piacevolmente in questi giorni di molteplici aziende del territorio teramano (come Faraone Industrie, Frigomeccanica) che hanno elargito buoni ai propri dipendenti, come segno di riconoscimento per l’impegno profuso ai fini del raggiungimento del fatturato annuo e come personale sostegno per il sostentamento quotidiano alle famiglie, che vanno incontro al caro vita. E lo leggiamo davvero piacevolmente, perché non è cosa di poco conto. Ma come per quasi tutto nella vita c’è un altro lato della medaglia, un lato che va a braccetto con quello umano di chi ha deciso di concedere questi benefits per un Natale più sereno: è il lato imprenditoriale.
Già, perché forse non tutti sanno che la fine dell’anno rappresenta un momento cruciale per le aziende, dove sostanzialmente si determina quello che sarà l’ammontare delle proprie tasse in virtù della base imponibile, vale a dire della somma su cui si calcolerà l'imposta in base all'aliquota applicata. La base imponibile è, semplicemente, il reddito imponibile, cioè il reddito che verrà effettivamente tassato. Questo reddito è diverso dal reddito effettivamente percepito nell’anno, in quanto al reddito totale vanno sottratte le deduzioni previste dallo Stato. 
E capita spesso che ci si renda conto, per dirla in termini calcistici al 90esimo, che la percentuale da versare, rispetto a quanto prodotto, è estremamente elevata.
Ma per fortuna, se è vero che l’Italia presenta numerose tassazioni e anche particolarmente elevate, tanto da scoraggiare l’imprenditoria, è anche vero che ci sono piccoli escamotage che permettono di ridurre la base imponibile (deduzioni) o l’IVA (detrazioni), andando quindi a generare una diminuzione del reddito soggetto a tassazione, o dell’IVA da versare allo Stato. Alcuni di questi escamotage riguardano proprio i buoni pasto, i buoni carburante, i buoni acquisti, proprio quei benefits che sono stati oggetto di regalo di Natale da parte di varie aziende del territorio. Su questi importi, infatti, non bisogna pagare le tasse. Le imprese possono scaricare i costi e i dipendenti hanno diritto al contributo “pieno” senza dover versare contributi, in quanto per loro questi buoni non costituiscono reddito tassabile. 
Parlando dei buoni pasto, ad esempio, questi rappresentano un benefit per i lavoratori, che possono impiegarli in bar e ristoranti per pranzare e cenare ma anche per fare la spesa al supermercato o per il food delivery. E le aziende che decidono di adottare questa misura si garantiscono importanti vantaggi dal punto di vista fiscale: i ticket cartacei rimangono detassati per i dipendenti fino a 4 euro, mentre gli elettronici non sono soggetti a trattenute fino a 8 euro. 
Le aziende possono portare quindi in deduzione il costo dei buoni pasto al 100% e recuperare tutta l’IVA. Le imprese hanno così la possibilità di scaricare i costi e di avere un risparmio rispetto, ad esempio, all’erogazione di un’indennità in busta paga. 
Questo vuol dire che quando parliamo di costo deducibile intendiamo una spesa che può essere sottratta dal proprio reddito imponibile, o base imponibile, riducendo il totale sul quale le tasse vengono calcolate. Ciò non significa che non si generi un costo per l’azienda, ma significa che, grazie alle deduzioni, si ottiene un reddito imponibile ridotto rispetto al reddito iniziale.
La detraibilità IVA, invece, consiste nella possibilità di poter detrarre l’IVA dall’importo delle imposte da versare, abbassando quindi l’ammontare delle tasse da corrispondere allo Stato.
Vale lo stesso per i buoni benzina e per i buoni acquisti.
Resta sicuramente fermo il vantaggio ottenuto dai dipendenti, sia nel ricevere i benefits quanto nel vederli non tassati poiché non costituenti reddito. Ribadiamo anche il lato umano degli imprenditori e il nobile gesto di concessioni che anche se deducibili, generano ugualmente un costo per l’azienda e potrebbero discrezionalmente non essere erogate. Semplicemente per fare un po’ il Grinch del Natale, vogliamo precisare che oltre alla nobiltà d’animo sussistono concreti vantaggi fiscali per le aziende e, di conseguenza, sicuramente il lato compassionevole va a braccetto con quello imprenditoriale.  
Possiamo così dire simpaticamente che i buoni sono un irresistibile regalo di Natale (o perché no, una politica aziendale per tutto l’anno) sia per i dipendenti, quanto per gli imprenditori.