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ico title sx Dal caso Miglianico ai casi del 2022: i femminicidi in Italia ico title dx

Approfondimenti

Un altro caso di femminicidio risale a due giorni fa, a Miglianico. L'ennesimo delitto riconducibile al genus della violenza contro le donne, da intendersi come "una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata” intendendo per violenza di genere qualsiasi violenza diretta contro una donna in quanto tale, o che colpisce le donne in modo sproporzionato” (art 3, comma 1, lettera a) della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica). 

Un altro caso in cui scriviamo urlandolo a gran voce il nome di una oltre le 119 donne vittime di omicidio dal 1 gennaio al 18 dicembre 2022, stando a quanto riportato dal report settimanale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale. Il suo nome era, ed è, Eliana Maiori Caratella, giovane donna di 41 anni freddata lunedì mattina intorno alle 8 dall'uomo con cui intratteneva una relazione da circa un anno, Giovanni Carbone. Due colpi di pistola per porre fine alla vita di una persona, alla vita di una donna. Giovanni Carbone si trova al momento nel carcere di Lanciano e si è tenuta oggi in videoconferenza l'udienza di convalida del fermo. Ulteriori punti sono in attesa di definizione da parte dell'accusa, come l'interrogativo se considerare l'aggravante della premeditazione, stante un buco di 4 ore tra il momento del delitto e le 12, orario in cui l'uomo si è costituito. 

I casi di femminicidio, o meglio di omicidio commesso su vittime femminili, dato che il femminicidio non è un delitto codificato nel nostro ordinamento ma è riconducibile a una fattispecie criminale nota, non accennano a diminuire. Cambiano i moventi, cambiano le modalità, cambia l'età del profilo criminale ma non cambia il fatto che le donne continuino, in numero sempre maggiore, a risultare vittime di violenza. 

Il report di cui sopra offre una panoramica degli omicidi volontari consumati e, nello specifico, di quelli con vittime donne, nel triennio 2019 - 2021 e nel periodo 1 gennaio – 18 dicembre 2022, confrontato con l’analogo periodo 2021.

Relativamente al periodo 1 gennaio – 18 dicembre 2022 sono stati registrati 300 omicidi, con 119 vittime donne, di cui 97 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 57 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.

Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, si nota un aumento nell’andamento generale degli eventi, che da 287 passano a 300 (+5%), così come nel numero delle vittime di genere femminile, che da 114 diventano 119 (+4%).

Una diminuzione si rileva, invece, per i delitti commessi in ambito familiare/affettivo, che da 141 scendono a 133 (-6%), flessione che, in tale ambito, attiene anche al numero delle vittime di genere femminile, che passano da 98 a 97 (-1%).

Rispetto allo stesso periodo del 2021 risulta in flessione sia il numero di omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 72 scendono a 62 (-14%), sia le relative vittime donne, che passano da 65 a 57 (-12%).

Nel periodo 12 – 18 dicembre 2022 risultano 7 omicidi, con 4 vittime di genere femminile, tutte uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 3 hanno trovato la morte per mano del partner. Il caso di Eliana di cui abbiamo parlato risale già al giorno successivo.

Il report “Il pregiudizio e la violenza contro le donne” a cura della Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza in collaborazione con la Sapienza - Università di Roma, presentato il 22 novembre 2022, riporta il nome di tutte le donne vittime di femminicidio. Nomi scalfiti nelle pagine di un documento, nella vita e nei ricordi delle persone che con loro hanno condiviso. 

Parliamo anche del modus operandi. Il report attesta che nel periodo gennaio - settembre 2022, così come in quello del 2021, negli omicidi volontari di donne avvenuti in ambito familiare/affettivo si rileva come preminente l’uso di armi improprie e/o armi bianche (31 casi nel periodo del 2022 a fronte dei 43 casi nell’analogo periodo del 2021). In 19 casi sono state utilizzate armi da fuoco (16 casi nel periodo 2021). Seguono le modalità asfissia/soffocamento/strangolamento (10 omicidi in entrambi i periodi); 10 sono gli omicidi per lesioni o percosse, a fronte degli 8 del periodo 2021. Inoltre, nell’anno in corso, è stato commesso 1 omicidio mediante avvelenamento.

Se poi nell'immaginare le probabili motivazioni di tali crimini si voglia tentare di evocare conflitti storico - geneazionali che possano indurre persone di una certa età a non ritrovarsi nell'accettazione dell'intraprendenza e dell'indipendenza dei tempi che cambiano, le statistiche del report lasciano smentire tale tesi. La fetta maggiore della torta dell'età degli autori degli omicidi con vittime di sesso femminile nel periodo gennaio - settembre 2021, è dominata da soggetti tra 31 e 44 anni (29% nel periodo 2021 e 28% in quello 2022). Seguono quelli della fascia d’età immediatamente più elevata (45-54 anni) gli autori ultrasessantacinquenni, e quasi alla pari quelli tra i 18 ed i 30 anni. Nei primi nove mesi del 2022 soltanto l’1% degli autori è minore degli anni 18; si attestava al 2% nello stesso periodo dell’anno precedente.

Un approfondimento invece sull’età delle donne uccise da partner e/o ex partner evidenzia come, negli ultimi nove mesi del 2022, l’incidenza maggiore (29%) si registri per la fascia d’età dai 65 anni. Seguono quelle di età compresa tra i 31 ed i 44 anni (24%) e tra 45 ed i 54 anni (21%).

 

Per chi volesse leggere i nomi e le fattispecie criminose delle donne vittime di violenza dell'anno corrente, questi sono accessibili tramite i link dei report che riportiamo qui sotto.
Cambiano i moventi, cambiano le modalità, cambia l'età del profilo criminale ma non cambia il fatto che le donne continuino, in numero sempre maggiore, a risultare vittime di violenza. Cambiano i nomi delle vittime ma probabilmente ciò che non cambia è il lascito di queste persone e di queste donne.

 

Fonti: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2022-12/56_settimanale_omicidi_19_dicembre_2022.pdf
https://www.poliziadistato.it/statics/36/2022-sac-brochure-violenza-sulle-donne.pdf