Antonella Ciocca. Una vita nello spettacolo senza mai dimenticarsi di aiutare gli altri

Avete presente quelle persone che vi incantano per la forza della natura che sono? Beh, Antonella Ciocca è l’effetto che ha fatto a me conoscendola. Una donna, mille risorse.

Origini romane, poi L’Aquila, un pezzo di cuore dove sono i suoi cari e ora San Benedetto del Tronto. Questi però sono solo punti di appoggio perché il talento che ha dimostrato nel gestire i palchi degli eventi, della tv, della radio, la portano costantemente in giro per l’Italia. Basti pensare che la sua prima apparizione nel piccolo schermo risale a quando Antonella aveva appena 14 anni, in una televisione locale del Piceno, in un gioco televisivo a premi e a 18 anni già conduceva delle edizioni per un telegiornale locale marchigiano.

Il suo costante mettersi in gioco non poteva che farla crescere e infatti, con il passare del tempo, gli importanti palcoscenici le si sono presentati davanti, a partire dalla collaborazione con Raffaella Carrà a “Carramba! Che fortuna”, al ruolo di opinionista su Rai 1 a “Storie vere”, una rubrica del programma “Unomattina”, alla posizione di Casting Director di un film con Neri Marcorè, al lavoro con “Pepito Produzioni”, che rappresenta una delle più importanti Case cinematografiche in Italia e nel mondo fino al Red Carpet a Cannes, in Francia, come rappresentante italiana per “Women Life Freedom”, movimento iraniano di lotta alla violenza di genere.

Finita qui? Ovvio che no, l’ho detto che è eccezionale!

Tanta radio, tra cui Radio Azzurra, Linea e Arancia Network oltre che punto di riferimento per le conduzioni di eventi che variano dallo sport, alla politica e alla moda con il “Gran Galà della Moda” dello stilista Loris Danesi, di cui ormai è un perno dell’organizzazione.

Ma in tutto questo, dietro tutto questo, c’è la profondità di una donna che l’importanza della sua carriera è giusto che non faccia venire in secondo piano perché Antonella è una di quelle ragazze che anche se non parla emana bontà, e l’empatia non può che venire fuori se una persona ha questa dote.

Nei tantissimi impegni quotidiani che ha, mi sono voluto soffermare sul suo lato sensibile, che non mi ha espresso, ma che si nota dai suoi occhi.

La Ciocca infatti, nonostante l’importanza nazionale che si è costruita nel suo campo, non ha mai dimenticato il lato umano dell’altruismo, dell’umiltà, e parlandoci mi ha incantato su come riesca, nonostante tutto, ad aver fatto parte prima della Protezione Civile e ora della Croce Rossa Italiana ma soprattutto della “Clown Animazione”. Antonella è infatti nella LAV Marche, una realtà che va nelle corsie dove c’è gente che soffre per tirare fuori un sorriso ai pazienti.

Per me potrebbe concludersi qui l’articolo perché oltre ciò si potrebbe fare solo un grande applauso e chiudere il sipario ma dato che questo testo serve per far scoprire quanta bella umanità c’è dietro una persona e, come sapete, è quello che ricerchiamo nelle nostre interviste, voglio sottolinearvi l’emozione con cui Antonella parla di questa forma di volontariato.

L’indole verso l’altro è stata sempre una caratteristica della sua anima ma la pandemia da Covid-19 non poteva che esaltarla ancora di più. E’ proprio da questo punto che scopre come la sua parte solare riusciva ad irradiare chi aveva intorno e già dalle prime volte che percorreva le corsie di ospedali o case di riposo, lasciava dietro di sé della spensieratezza terapeutica a chi fa i conti quotidianamente con il dolore fisico e psichico che una malattia o la solitudine possono portare.

Ho provato a chiederle dove trovasse il tempo per dedicarsi a questa vocazione ma la sua risposta semplice quanto vera, non ha lasciato spazio ad altro dubbio: “Il tempo si trova, anche di notte se non basta il giorno”.

E' questo il messaggio più profondo di questa chiacchierata tra me e lei, tra noi e voi che ci leggete, il tempo c’è, si può ritagliare, magari non tutti i giorni, magari non sempre, ma Antonella Ciocca oltre che una grande professionista dell'online e live, è l’esempio lampante di come il bene può essere dimostrato, basta volerlo.

Daniele Piersanti