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ico title sx Sanità Abruzzo, UGL Salute: «I dg vanno sostituiti, riordino sanitario è solo il primo passo» ico title dx

Attualità
Cronaca

Matteucci commenta le nuove linee guida per gli atti aziendali: "Scelte unilaterali hanno danneggiato i servizi"

Dopo le critiche espresse nei mesi scorsi sulla gestione sanitaria in Abruzzo, la UGL Salute interviene con una nota in cui commenta le recenti decisioni dell’Agenzia Sanitaria Regionale, definite un primo passo concreto verso un necessario riordino del sistema:

"Sembra passata un’eternità dalla conferenza stampa del 19 marzo, quando denunciammo come la nostra ASL di Teramo – così come altre aziende sanitarie abruzzesi – stesse navigando a vista, tra modifiche organizzative legate ad assetti provvisori e scelte unilaterali che non hanno portato alcun giovamento all’offerta sanitaria territoriale. In quell’occasione chiedemmo con forza che le decisioni venissero condivise, con una partecipazione tangibile della politica regionale" dichiara Stefano Matteucci, segretario della UGL Salute Abruzzo.

Ieri, finalmente, l'Agenzia Sanitaria Regionale è intervenuta con fermezza e precisione quasi chirurgica, ridisegnando il sistema gestionale e sanitario attraverso le nuove linee di indirizzo per la redazione degli atti aziendali. Si delinea così una rotta univoca, che dà risposta a criticità ormai non più ignorabili.

"Già nel corso del tavolo tecnico del 1° aprile, promosso dall’assessore Verì e dalla Dott.ssa Grimaldi, avevamo espresso apprezzamento per la presentazione del Documento di Programmazione Sanitaria – prosegue Matteucci – considerandolo un primo passo concreto verso un riordino necessario".

Sebbene la nuova definizione degli assetti organizzativi non possa soddisfare tutti, in un’ottica di miglioramento delle performance e dei servizi sanitari offerti alla popolazione, la UGL Salute ribadisce che si tratta di un passaggio inevitabile. Soprattutto alla luce di una gestione – in capo ai Direttori Generali – che, in diversi casi, ha evidenziato limiti e compiuto scelte discutibili. Per questo, torniamo a chiederne la sostituzione, come più volte abbiamo ribadito – sottolinea Matteucci.

"Resta il rammarico di aver sollevato per tempo molte delle problematiche oggi finalmente riconosciute e corrette. Per troppo tempo abbiamo predicato nel deserto. Ma almeno adesso – conclude Matteucci – possiamo dire che, nella favola che ci hanno raccontato troppe volte su Cappuccetto Rosso, anche il lupo ha avuto voce".

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