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ico title sx Piano anti-dissesto. In arrivo 36 milioni per mettere in sicurezza l’Abruzzo ico title dx

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Sottoscritte le convenzioni per 18 Comuni, inclusa la riqualificazione del fiume Vomano

Oltre 36 milioni e 400mila euro sono stati destinati a venti progetti finalizzati alla prevenzione e alla riduzione del dissesto idrogeologico in Abruzzo.

L’iniziativa rientra nel Piano degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, finanziato attraverso un Decreto del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. A Pescara, nella sede della Regione, il presidente Marco Marsilio e l’assessore con delega alla difesa del suolo, Umberto D’Annuntiis, hanno presieduto il tavolo per la firma delle convenzioni con 18 Comuni beneficiari.

Tra gli interventi previsti figura anche un'importante azione di recupero ambientale dell’ecosistema fluviale del fiume Vomano.

A sottoscrivere gli accordi sono stati i rappresentanti dei Comuni di Canistro, Capistrello, Castel Frentano, Castiglione Messer Marino, Castiglione Messer Raimondo, Giulianova, Lanciano, Lettomanoppello, Monteodorisio, Morino, Moscufo, Ortona dei Marsi, Picciano, Pollutri, Sant'Eusanio del Sangro, Tortoreto, Vacri e Vasto.

"Viviamo in una regione particolarmente vulnerabile – ha sottolineato Marsilio – come dimostrano i piani ambientali e il piano stralcio per la difesa dalle alluvioni. La vera sfida è quella di garantire la sicurezza del nostro territorio, ed è un compito imponente, perché le risorse non bastano mai a coprire tutte le criticità. Tuttavia, il problema spesso non è solo trovare i fondi, ma riuscire a trasformarli in progetti concreti. Noi stiamo facendo proprio questo, senza guardare al colore politico o al ritorno elettorale: le priorità vengono stabilite in base alle necessità reali e alla qualità della progettazione".

L’assessore D’Annuntiis ha ribadito l’importanza dell’azione regionale: "Questa è una tappa significativa di un percorso iniziato da tempo. Penso al Decreto della Presidenza del Consiglio che ha stanziato 202 milioni per i danni dell’alluvione del 2017, ai contributi per la progettazione destinati ai Comuni, al piano di difesa del suolo da 41 milioni, e alla legge sulla somma urgenza che ci consente di intervenire rapidamente nei casi di emergenza".

Ha poi ricordato altri strumenti in campo: "Ci sono 30 milioni del PNRR destinati al rischio idrogeologico, altri 8 milioni per la difesa contro le alluvioni e, in fase di programmazione, 80 milioni del FESR 2021-2027, di cui 60 per la messa in sicurezza del territorio e 20 per il potenziamento delle dighe. Tutti interventi pensati per coprire in maniera equilibrata l’intero territorio regionale, seguendo criteri trasparenti e oggettivi".

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