mercoledì 16 aprile 2025     +39.347.3268683     redazione@iltrafiletto.it
Il Trafiletto notizie su Teramo e Abruzzo in tempo reale

ico title sx Censimento Istat 2023: la popolazione continua a diminuire, ma non ovunque ico title dx

Attualità
Cronaca

Anche l'Abruzzo segue la tendenza nazionale del calo demografico, ma la provincia di Teramo fa eccezione

I dati del censimento permanente della popolazione 2023, diffusi dall’Istat, confermano un trend ormai consolidato: dal 2014 la popolazione residente in Italia è in calo continuo. “Non si tratta di una congiuntura, ma di un andamento consolidato”, è quanto sottolineato nel corso della presentazione dei focus regionali che si è svolta a Roma.

Il fenomeno, però, non è omogeneo su tutto il territorio nazionale. Al Nord, sia nel Nord Est che nel Nord Ovest, la popolazione cresce in quasi tutte le regioni, ad eccezione della Valle d’Aosta. Al contrario, Centro, Sud e Isole fanno registrare una perdita di popolazione in tutte le regioni.

Guardando nel dettaglio alle province, alcune realtà del Nord risultano in controtendenza rispetto alla crescita generale. In Piemonte, infatti, 5 province su 8 (Vercelli, Biella, Verbano Cusio Ossola, Asti e Alessandria) registrano un calo. Situazione analoga in Valle d’Aosta, in 3 province su 7 del Veneto (Belluno, Venezia e Rovigo) e in 2 su 4 del Friuli-Venezia Giulia (Udine e Trieste).

In controtendenza rispetto alla diminuzione che riguarda il Centro, si segnalano invece 4 province della Toscana (Pistoia, Firenze, Prato e Pisa) e una delle Marche (Pesaro e Urbino). Nel Sud a crescere sono le province di Caserta e Teramo, mentre nelle Isole l’unica eccezione è rappresentata da Ragusa.

Complessivamente, secondo quanto evidenziato dall’Istat, le province che perdono popolazione sono 62 su 107, pari al 58%. La stessa percentuale si riscontra per i comuni che registrano un decremento demografico.

Per quanto riguarda il saldo naturale (differenza tra nati e morti), i dati sono negativi in tutte le regioni e province, con l’unica eccezione di Bolzano. A livello nazionale, il saldo naturale è pari a -291.175 unità. Guardando ai comuni, sono 584 quelli con saldo positivo, 180 quelli in cui i nati e i morti si equivalgono, mentre in ben 7.138 comuni il saldo è negativo.

I comuni che presentano un saldo naturale positivo sono in prevalenza piccoli centri, dove i numeri delle nascite e dei decessi possono variare molto di anno in anno. Non mancano, però, alcune eccezioni tra i comuni più grandi, con oltre 50mila abitanti: si tratta di Cerignola e Altamura in Puglia e, in Campania, di Acerra, Afragola e Giugliano, in provincia di Napoli.

Galleria