Intanto il mistero della consigliera con il pass stampa a due passi dalla premier finisce su Il Fatto Quotidiano
L'ex assessore Valdo Di Bonaventura commenta la vicenda che sta interessando la consigliera comunale Deborah Fantozzi, candidata nella sua lista di Teramo Vive, che ha preso parte alla cerimonia per l'arrivo dell'Amerigo Vespucci a Ortona presentandosi con un pass stampa, pur non essendo iscritta all'ordine dei giornalisti e pur non lavorando (per quanto risulta) per nessuna testata giornalistica. All'arrivo della premier Meloni inoltre, mentre tutta la stampa è stata, per motivi di sicurezza, arginata all'interno di un apposito box, lei ha potuto muoversi tranquillamente tanto da finire in un video in cui si vede a pochi centimetri dalla presidente del consiglio. Anche Il Fatto Quotidiano, con l'articolo a firma di Antonio D'Amore, ha riportato la vicenda che rischia di diventare un caso nazionale e non di poco conto, tanto da mettere in dubbio un intero sistema di sicurezza schierato a tutela di Meloni. Come ha fatto una non giornalista a entrare con il pass stampa? come ha fatto e aludere i controlli sugli altri giornalisti e a trovarsi a pochi centimetri dalla premier?
Valdo Di Bonaventura intanto torna a chiedere le dimissioni della consigliera: «Non ci rappresenta più». Si legge:
Se ci fosse stato bisogno di una ulteriore conferma della inadeguatezza della consigliera comunale Debora Fantozzi a ricoprire il ruolo istituzionale che riveste, è giunta la sua “performance” di millantarsi giornalista per fare capolino alle spalle della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in visita alla nave scuola Amerigo Vespucci.
Chi di dovere assumerà le responsabilità e prenderà gli eventuali provvedimenti sulla questione, ma quel che ci preme ribadire è quanto la consigliera Fantozzi, al di là della sua ostinazione a rimanere nel gruppo politico di Teramo Vive, non sia in alcun modo portatrice dei valori di onestà, anche intellettuale, di lealtà e coerenza che hanno animato la lista civica fin dalla sua prima composizione.
Nello stigmatizzare, ancora una volta, il comportamento di Debora Fantozzi non in linea coi percorsi di Teramo Vive, prendiamo le distanze dal suo ruolo, dalle sue decisioni e dalle sue iniziative, ribadiamo la sua non rappresentanza della lista civica e l'invitiamo nuovamente a uscire dal gruppo e trovare una diversa collocazione istituzionale