I lavoratori chiedono politiche industriali e salari più alti, sollecitando il Governo a confrontarsi con il settore
Sciopero nazionale dei metalmeccanici e così oltre che all’Aquila, anche nella Valle del Tubo, a Villa Zaccheo, nel teramano, tanti lavoratori e lavoratrici si sono riuniti per chiedere il rinnovo del contratto collettivo scaduto a giugno 2024 e per far sì che si inizi seriamente a pensare di mettere in atto politiche che creino sviluppo e crescita in questo settore.
Già due anni fa, il 27 marzo, le stesse strade, erano state occupate per salvare i dipendenti della Purem e come allora, anche questa mattina i Sindacati di categoria si sono schierati al fianco dei lavoratori.
“Fondamentale è aumentare il salario minimo e fare politiche industriali. E’ questo che chiediamo nel contratto collettivo. Vi è anche una mancanza del Governo che faccia sedere al tavolo chi in questo settore lavora, per poter instaurare una trattativa che prenda realmente in considerazione le necessità dei lavoratori”, commentano i Sindacalisti.
“Stiamo scioperando per riottenere un confronto negoziale ma questa volta non è solo una distanza di posizioni ma un vera opposizione al contratto nazionale che deve valorizzare chi lavora nel settore metalmeccanico”, così hanno denunciato diversi lavoratori.