"La frammentazione pare tutto abbia a cuore tranne che le sorti degli studenti"
Il gruppo di opposizione in Provincia La Forza del Territorio commenta il consiglio comunale di ieri, che avrebbe dovuto deliberare sui Musp del Delfico, e dove invece la maggioranza D'Alberto non ha portato a casa i numeri che servivano per la votazione. Il gruppo ricorda che i moduli per il convitto sono già stati acquistati prima di ottenere il permesso di costruire che si sarebbe deliberato proprio nella seduta di ieri, rimandato poi a lunedì 17 marzo.
"Come consiglieri di Minoranza della Provincia di Teramo oggi abbiamo avuto il dovere di assistere al Consiglio comunale della città, ove si discuteva del progetto dei Musps alla frazione Cona, quale nuova sede del Delfico.
Uno spettacolo davvero indecoroso, a seguito del quale il Comune di Teramo, pure rappresentato dai consiglieri Bartolini e Core in Provincia, ha letteralmente sabotato tutte le scelte portate avanti dal Presidente della Provincia D'Angelo e le sue decisioni univoche nella gestione della questione.
Un dato politico immediato: la frammentazione dovuta alle lotte clandestine all'interno del csx che, pare, tutto abbia a cuore tranne che le sorti degli studenti, degli insegnanti, dei convittori.
La mancanza di numero legale al momento della dichiarazione di voto, nonché l'ulteriore conferma di una maggioranza politica assente alla seconda chiama, sono la dimostrazione del fatto che le volontà assunte, sempre e solo in solitaria, dal Presidente della Provincia hanno più malpancisti che estimatori nelle fila di chi amministra Teramo.
Al di là di quella che sarà la possibile individuazione di un sito, è quasi certo che a settembre gli studenti si troveranno-se andrà bene-in sedi precarie e dislocate qua e là; laddove, invece, ci fosse, al prossimo consiglio di lunedì, una convergenza, con i numeri risicati della maggioranza di csx, con l'approvazione del sito Cona, e chiaro che si tratterebbe di una vittoria di Pirro, in barba ai veri interessi di un'intera provincia che, ancora, non ha le risposte che chiede dal 3 Ottobre 2024.
E poi i moduli già acquistati con i soldi che provengono dalle tasse dei cittadini, finiranno per essere catalogati nel "danno erariale”?
Chi se ne assume la responsabilità? Forse è il caso di ricominciare, per quanto riguarda l'ente Provincia, tutto da capo, mettendo al primo posto parole come condivisione, confronto democratico e trasparenza. Tutto ciò che è mancato fino ad oggi".