"Sei mesi senza stipendio e condizioni precarie"
Mattinata di tensione nel centro di Pescara, dove alcuni operai hanno minacciato di lanciarsi nel vuoto da una gru all’interno di un cantiere in via Raffaello.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Centro, intorno alle 10, quattro giovani manovali tunisini sono saliti fino a 50 metri d’altezza, minacciando di gettarsi nel vuoto. All’origine del gesto, il mancato pagamento degli stipendi da oltre sei mesi. La loro protesta era organizzata: sono stati infatti gli stessi operai a contattare la polizia, che è intervenuta rapidamente sul posto insieme ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118.
A gestire la delicata trattativa è stato il dirigente della questura Pierpaolo Varrasso, che in pochi minuti è riuscito a convincere i lavoratori a scendere. Una volta a terra, gli operai hanno denunciato le loro condizioni, raccontando di lavorare senza ricevere alcuna retribuzione e di non avere più soldi né per sopravvivere né per aiutare le loro famiglie rimaste in Tunisia.
Foto: Il Pescara