Montorio. Scontro sulle case comunali, Altitonante: “Fatti, non polemiche” 
Il sindaco annuncia nuovi alloggi e verifiche sulle occupazioni irregolari
Le opposizioni hanno recentemente criticato la decisione dell’amministrazione comunale riguardo la destinazione di un immobile di proprietà del Comune di Montorio al Vomano, situato nella frazione di Villa Vallucci. In risposta, il sindaco Fabio Altitonante chiarisce:
“Questo edificio non può essere assegnato come casa popolare. Lo abbiamo destinato a foresteria, prevedendo anche la possibilità di ospitare i dipendenti comunali che, per esigenze lavorative, potrebbero aver necessità di pernottare ed evitare lunghi spostamenti notturni. Un ringraziamento va a questi collaboratori, che stanno affrontando con impegno le problematiche ereditate dal passato, spesso dedicando ore extra per il bene della comunità”, afferma il primo cittadino.
Ma il sindaco rilancia anche sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica: “Se l’opposizione oggi si erge a paladina delle case popolari, siamo lieti di annunciare che la nostra amministrazione ha già conseguito un risultato concreto. Abbiamo liberato e riassegnato un alloggio comunale, prima occupato senza titolo e lasciato in condizioni pessime, a una famiglia montoriese avente diritto. Inoltre, a breve pubblicheremo un bando per l’assegnazione di almeno quattro nuovi alloggi di edilizia popolare, grazie al lavoro dell’amministrazione in collaborazione con Ater”.
L’azione dell’amministrazione non si ferma qui: sono in corso verifiche sulle occupazioni irregolari nei Moduli Abitativi Provvisori (MAP), per garantire un’assegnazione equa e trasparente degli alloggi disponibili. “I veri problemi abitativi di Montorio derivano da scelte sbagliate delle passate amministrazioni, note a tutti i cittadini. Il nostro impegno è risolvere queste situazioni con trasparenza e responsabilità”, sottolinea Altitonante.
E conclude con un appello: “Invitiamo l’opposizione a evitare sterili polemiche. Noi continuiamo a lavorare per migliorare la qualità della vita dei montoriesi”.
