Il gruppo consiliare chiede un rilancio nel rispetto delle norme e della comunità
Nel Consiglio Provinciale del 20 febbraio, il gruppo consiliare La Forza del Territorio ha ribadito la necessità di trovare una soluzione definitiva per il rilancio degli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva, nel pieno rispetto delle procedure giudiziarie in corso. "Il turismo montano – sottolinea il gruppo – è una risorsa fondamentale per il nostro territorio, ma è essenziale garantire una gestione responsabile e rispettosa delle istituzioni coinvolte". In vista dell’udienza prevista a marzo, i consiglieri chiedono che ogni decisione venga presa seguendo un percorso di legalità e buon senso, per assicurare un futuro solido alle montagne teramane.
La nota completa:
La Forza del Territorio, nel Consiglio Provinciale del 20 Febbraio, ha tenuto a ribadire quanto sia importante per la comunità teramana dare una risposta e soluzione definitiva alla questione degli impianti di Prati di Tivo e Prato Selva.
Il turismo montano e l'indotto che ne deriva, infatti, sono una risorsa che dipende dalle scelte operate dagli attori sociali in campo.
E proprio per i grandi interessi in gioco, non escluso da ultimo quello della sicurezza dei tanti appassionati che, comunque, visitano le nostre montagne nonostante la precarietà della situazione strutturale, il gruppo scrivente ha preferito scegliere una soluzione di politica di cautela, nonché di rispetto di tutti gli organi istituzionali oggi investiti della vicenda.
A nostro modo di vedere, difatti, la questione del sequestro giudiziario sub iudice, con prossima udienza a marzo, induce tutti a rispettare l'iter e i tempi dei procedimenti e delle leggi, peraltro con un'attesa neanche così tanto lunga.
Quindi, da questa parte, nessuna posizione di chiusura aprioristica nei confronti del CO.PE, quale ente partecipato dalla Provincia di Teramo, scelto e suggerito dalla Maggioranza di governo nella funzione di "nuovo custode giudiziario". Tuttavia, ad oggi, soggetto del tutto estraneo alla vicenda.
Del resto, non si può sottacere una serie di circostanze: manutenzioni e posizionamento degli obelix anti-valanga sono tutt'ora compiti disattesi dalla nostra Provincia, ragione per cui gli impianti non possono essere fruiti né d'inverno né d'estate.
Come, del resto, senza dover assumere le difese di nessuno, la più volte iniziata trattativa con il privato non ha mai avuto una conclusione. Del resto, anche il giudicante ha più volte auspicato una benevola definizione della vicenda.
Pertanto, il tanto sperato ed atteso rilancio delle nostre montagne passa, ne siamo certi, anche attraverso il rispetto di tutti i passaggi che un procedimento incardinato comporta, fermo restando, come peraltro anche suggerito in più di un'occasione dal Tribunale, che una soluzione di buon senso richiesta ad ogni parte interessata potrebbe, in tempi ancora più brevi, ridare il giusto slancio al nostro patrimonio montano.
La Forza del Territorio