"Nella Regione utilizzato solo il 16% dei fondi: a rischio un’opportunità storica"
A meno di due anni dalla scadenza fissata per l’attuazione dei progetti del PNRR in Abruzzo, i dati Openpolis evidenziano un significativo ritardo nella spesa delle risorse disponibili. Ad oggi, è stato utilizzato solo il 16% dei 5,6 miliardi stanziati, mettendo a rischio investimenti fondamentali per il territorio. L’urgenza di accelerare l’utilizzo dei fondi viene sottolineata dal direttore di ALI Abruzzo, Alessandro Paglia, che richiama l’attenzione sulla necessità di potenziare le strutture degli enti locali per garantire l’attuazione dei progetti entro il 2026.
La nota completa di ALI Abruzzo:
A 677 giorni, ovvero meno di due anni, dalla scadenza del 2026 per l’attuazione dei progetti del PNRR in Abruzzo è stato speso solo il 16% delle risorse a disposizione, come rilevato dai dati Openpolis. I 5,6 miliardi di risorse complessive rappresentano una occasione unica e irripetibile per dotare il nostro territorio delle infrastrutture necessarie e per colmare, almeno in parte, i ritardi.
“E’ necessario accelerare, bisogna correre, mi pare manchi il senso dell’urgenza”, - direttore di ALI Abruzzo Alessandro Paglia. “Il recente Rapporto Svimez ha disegnato per la nostra regione un quadro in chiaroscuro con un Pil che cresce meno di quello nazionale e forti criticità in particolare sul settore industriale, automotive in primis. Da regione in transizione, ovvero a metà strada tra quelle sviluppate del centro nord e quelle meno sviluppate del mezzogiorno, stiamo gradualmente scivolando sempre di più verso le seconde. I Comuni potrebbero fare molto, garantendo investimenti sul territorio e creando economia diffusa, si scontrano però con croniche carenze di competenze e di personale. Occorre una seria riflessione con tutti i livelli di governo, regionali e nazionali, l’invito pertanto è di sedersi a un tavolo per capire come possiamo rafforzare le strutture degli enti locali e permettergli di accelerare sulla spesa. Tra due anni queste risorse scadranno e avremo perso una occasione enorme, sarebbe una sconfitta difficile da giustificare per chiunque si occupa della cosa pubblica. Penso ad esempio al tema della salute e sanità, sul quale ci sono evidenti difficoltà in Abruzzo, con deficit crescente e una difficoltà a garantire le cure a tutti. Su questo capitolo sono appostati dal PNRR più di 800 milioni di euro, con una spesa che dopo oltre tre anni è ferma al 14% dei fondi disponibili. La spesa per cultura e turismo si attesta su valori ancora più bassi pari al 7%, nonostante questa rappresenti un volano per la nostra regione. È tempo di accelerare in modo deciso, i Comuni sono pronti a farlo ma oltre i buoni propositi dobbiamo dotarli di strumenti”.