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ico title sx Lunedì la seduta straordinaria del consiglio comunale di Teramo su Castrogno ico title dx

Attualità
Cronaca

Obiettivo sviluppare concrete soluzioni per migliorare le condizioni di vita nell'istituto

Ieri mattina la conferenza dei capigruppo, dando seguito alla richiesta avanzata alcuni mesi fa dal consigliere comunale Andrea Core, ha fissato per lunedì 24 febbraio una seduta straordinaria del consiglio comunale volta ad affrontare, nell’ambito di un confronto aperto a tutte le istituzioni, le criticità sollevate a più riprese dai sindacati di categoria in merito alla situazione del carcere di Castrogno.
L’obiettivo è quello di sviluppare proposte concrete e soluzioni volte a migliorare le condizioni di vita all’interno dell’istituto penitenziario, oltre che a favorire percorsi di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e  un vero dialogo tra il carcere e la società civile. Questo, anche in attuazione dei principi costituzionali sanciti dall’articolo 27 della nostra Carta, in base ai quali le pene devono tendere alla rieducazione del condannato. Da qui la necessità di una rete interistituzionale, all’interno della quale il Comune di Teramo ha intenzione di svolgere un ruolo di cerniera, anche attraverso la messa in campo di appositi progetti di reinserimento sociale.
A confermare la necessità di lavorare per creare una rete tra carcere e comunità cittadina sono anche i risultati dell’ultimo lavoro del CNEL, che nell’evidenziare la stretta relazione tra lo status lavorativo di un individuo e le sue possibilità di commettere un crimine, ha sottolineato come sulla base delle stime il dato della recidiva possa calare fino al 2% per i detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale.
“La decisione assunta dalla conferenza dei capigruppo, a seguito della sollecitazione del consigliere Andrea Core, è stata quella di promuovere un confronto, in sede istituzionale, tra i principali responsabili del sistema Giustizia e la comunità teramana tutta, a partire dai consiglieri comunali quali rappresentanti dei cittadini – sottolinea il Presidente del consiglio comunale Alberto Melarangelo – in questi anni sono state numerose le associazioni e le organizzazioni del terzo settore, oltre alle forze politiche e sociali, a partire dal Partito Radicale, che hanno acceso i riflettori sulla situazione del nostro carcere. E per questo oggi, anche a fronte dell’acuirsi quotidiano dei problemi, denunciati dagli stessi sindacati di polizia penitenziaria, il consiglio comunale vuole farsi promotore di un confronto che ci impegni tutti, dal Ministero agli enti territoriali, passando per la società civile, il mondo economico-produttivo, l’università, a impegnarci per il miglioramento della vita nelle carceri e per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti”. 
Per questo sono stati invitati a partecipare al consiglio comunale straordinario del 14 febbraio tutti quegli enti e istituzioni che possono contribuire, direttamente e indirettamente, a un confronto fattivo volto a migliorare le condizioni di tutta la popolazione carceraria e a creare un ponte tra il carcere e la comunità esterna: il Ministro della Giustizia, il Provveditore Regionale PRAP Roma Lazio Abruzzo Molise, la Direttrice della Casa Circondariale di Teramo, il Presidente del Tribunale di sorveglianza di L’Aquila, il  Magistrato di Sorveglianza di Pescara, il  Presidente del Tribunale di Teramo, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, i Parlamentari abruzzesi, i Consiglieri regionali, il Presidente della Camera penale di Teramo, il Rettore dell'Università di Teramo, il  Presidente della Camera di Commercio di Teramo, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il Comandante della Polizia Penitenziaria di Teramo, il Garante dei detenuti della Regione Abruzzo, il Direttore Generale della Asl di Teramo, il Dirigente Medico della casa circondariale, le rappresentanze sindacali, le associazioni e organizzazioni di volontariato dei detenuti.
“Qualche mese fa avevo depositato la richiesta di un consiglio comunale straordinario per affrontare la tematica relativa alle criticità della casa circondariale di Castrogno e ringrazio il Presidente e tutti i colleghi per aver finalmente accolto e calendarizzato la seduta per il prossimo 24 febbraio – dichiara il consigliere  Andrea Core, che sta redigendo un documento aperto di confronto sul tema, da approvare in consiglio - sarà un momento di discussione fondamentale perché, sebbene il Comune non abbia competenze dirette per quanto riguarda la tenuta fisica e sociale del carcere stesso, non possiamo sottrarci come amministratori dal far sentire a un’intera comunità la nostra vicinanza e le nostre preoccupazioni per una realtà assai complessa. Da una parte i detenuti, costretti a vivere  in un carcere sovraffollato, nel quale spesso manca il riconoscimento minimo di quella funzione rieducativa che dovrebbe avere nel nostro Paese il sistema carcerario. Dall’altra, il personale impiegato a vario titolo nella struttura, sostanzialmente e significativamente sotto organico, costretto ad operare in condizioni precarie e mettendo a rischio la propria salute.  Queste le due facce di una stessa medaglia: quella di un sistema carcerario che andrebbe completamente ripensato. Un sistema carcerario che nella realtà teramana, se non si porrà la giusta attenzione e non si interverrà tempestivamente, rischia il collasso. Il nostro compito, il compito della politica tutta, è esattamente quello di ascoltare e dare voce a tutto questo”.
“La convocazione di questa consiglio è particolarmente importante, in quanto mette attorno a un tavolo tutte le istituzioni e la società civile – commenta il Sindaco Gianguido D’Alberto, che in questi anni ha più volte interessato il Ministero della Giustizia sulla situazione del carcere di Castrogno – e spero che possa rappresentare il primo passo verso la costituzione di un coordinamento con gli enti territoriali, per dare il supporto necessario a tutta la comunità carceraria”. 
 

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