Il 18 febbraio riparte l’iter della legge di iniziativa popolare dopo il rinvio in Commissione
Arriva ora la notizia che il 18 febbraio riprenderà nel Consiglio Regionale dell’Abruzzo, l’iter della proposta di legge di iniziativa popolare sulle procedure e i tempi per l’accesso al suicidio medicalmente assistito.
A darne notizia è Antonio Blasioli (Pd), Vicepresidente del Consiglio Regionale, che ricorda come il provvedimento sia nato dalla raccolta di oltre seimila firme tra marzo e maggio 2023, poi depositate a giugno dello stesso anno.
Dopo la verifica della validità delle sottoscrizioni – con un minimo richiesto di 5.000 firme secondo lo statuto regionale – il 19 settembre 2023 il Collegio Regionale delle Garanzie Statutarie ha dato il via libera alla ricevibilità del testo. Il 3 novembre successivo, la proposta è stata assegnata alla quinta commissione consiliare "Salute", ma l’iter ha subito un rallentamento a causa della conclusione dell’undicesima legislatura.
Con l’avvio della nuova legislatura, il progetto di legge è stato ripreso prima in Commissione l’11 giugno 2024, con l’audizione del comitato promotore e dell’Assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, e successivamente è arrivato in Consiglio Regionale il 26 giugno. In quell’occasione, dopo sei mesi dall’assegnazione in Commissione e tenendo conto del periodo di transizione tra i due mandati, il testo è stato rinviato nuovamente alla Commissione per un ulteriore approfondimento.
Da quella data, il Consiglio Regionale ha tempo fino al 26 giugno 2025 per esprimersi sul provvedimento. Il prossimo passo sarà dunque l’audizione, fissata per il 18 febbraio, degli avvocati Gallo, Re e D’Andrea dell’Associazione Luca Coscioni – in qualità di comitato promotore – e dell’Assessore Verì. "L’auspicio è che l’Abruzzo possa seguire l’esempio della Toscana, sfruttando le analisi e i precedenti studi già condotti in un’altra Regione", conclude Blasioli.