"Grave inerzia dell'assessore al commercio titolare di una delega che si dimostra inoperativa"
"Il 28 febbraio chiuderà l’ennesima attività commerciale del nostro centro storico: il negozio D.O.P. di Corso San Giorgio abbasserà definitivamente le saracinesche. Si tratta dell’ennesimo segnale allarmante di un’emorragia commerciale che sta progressivamente dissanguando il cuore della nostra città. A questo declino si aggiunge il silenzio assordante dell'amministrazione comunale, un atteggiamento che a questo punto assume i contorni di una resa". Così Azione Teramo sulla situazione del centro storico.
"Non meno grave è l'inerzia dell'assessore al commercio, titolare di una delega che si dimostra completamente inoperativa di fronte alla morte del tessuto commerciale teramano. Segnale che chi avrebbe dovuto fornire tempestive misure di salvataggio è stato il primo ad abbandonare la nave".
“Non accettiamo questa inerzia. Non possiamo accettarla perché il suo prezzo è la qualità della vita dei nostri cittadini” – dichiara il segretario provinciale di Azione Teramo, Alessio D’Egidio. “Il Comune deve adottare misure concrete e urgenti per fermare la desertificazione del centro storico. La chiusura continua delle attività non impoverisce solo il tessuto economico, ma mina anche la sicurezza urbana: un centro svuotato di negozi è un centro abbandonato, meno illuminato, meno frequentato, e quindi più esposto al degrado e alla criminalità. Gli ultimi episodi di cronaca lo dimostrano chiaramente: la città sta scivolando verso una situazione preoccupante, in cui la comunità non si riconosce più.”
Alla sua dichiarazione si unisce il segretario comunale Simona Mazzilli: “Questo declino travolge tutti: commercianti, cittadini e proprietari immobiliari, che vedono il valore dei loro beni calare inesorabilmente. Un centro storico impoverito commercialmente porta inevitabilmente a un deprezzamento degli immobili, mettendo a rischio gli investimenti di chi ha creduto in questa città. E mentre Teramo affonda, l’amministrazione rimane inerte, proponendo soluzioni prive di una visione strategica complessiva che rafforzi l’ormai ferita identità teramana.”
Il centro storico deve tornare a essere il fiore all'occhiello della comunità, un luogo attrattivo, sicuro, vivo e vissuto. Proseguire con una politica amministrativa che privilegia alcune aree a discapito di altre significa condannare il cuore della città a una morte economica e sociale. Questa non è governance, è miopia politica.
Azione Teramo non rimarrà a guardare. A breve convocheremo una conferenza stampa per presentare un piano concreto di rilancio del commercio e della vita del centro cittadino. Metteremo sul tavolo proposte reali per contrastare questa crisi e restituire a Teramo la sua vocazione naturale.
Teramo merita di più. Ora basta!".