Scuola in Abruzzo. 876 pensionamenti nel 2025/26 e cattedre da sostituire 
Cisl Scuola chiede assunzioni per coprire i posti vacanti
A partire dall’anno scolastico 2025/26, il sistema scolastico abruzzese vedrà un significativo numero di pensionamenti, con un totale di 876 dipendenti che lasceranno il servizio. Tra questi figurano tre dirigenti scolastici, 585 docenti, 287 membri del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) e un educatore.
I dati, diffusi dal segretario generale della Cisl Scuola Abruzzo Molise, Davide Desiati, evidenziano l’importanza di garantire un adeguato turnover: “È fondamentale che tutti i posti vacanti vengano coperti con assunzioni a tempo indeterminato”, ha sottolineato.
Per quanto riguarda i dirigenti scolastici, ci saranno tre pensionamenti distribuiti nelle province dell’Aquila, Pescara e Teramo, mentre Chieti non registra uscite in questa categoria.
A livello di docenti, i pensionamenti interesseranno 67 insegnanti della scuola dell’infanzia, 199 della primaria, 117 della scuola media e 202 della scuola superiore. Le province più colpite sono Pescara e Chieti, con un numero significativo di insegnanti in uscita in tutti i gradi scolastici.
Anche il personale Ata subirà una riduzione importante, con il pensionamento di 7 direttori amministrativi, 41 assistenti amministrativi, 16 assistenti tecnici, 220 collaboratori scolastici, oltre a due infermieri e un cuoco.
Secondo Desiati, l’entità dei pensionamenti equivale alla perdita di personale di circa sette istituti scolastici nella regione, rendendo essenziale un piano di assunzioni per garantire il corretto funzionamento delle scuole abruzzesi.
