L’autopsia chiarirà le cause sul decesso del 19enne lancianese
“Un dramma a cui non riusciamo a dare una spiegazione” sono le parole di Michele Prospero, padre di Andrea, il 19enne di Lanciano (Chieti) trovato senza vita in una stanza nel centro di Perugia, città dove studiava. Il giovane era scomparso da giorni prima del tragico ritrovamento.
Oggi verrà eseguita l’autopsia sul corpo dello studente, ma secondo quanto riportato da Il Messaggero, le ultime ipotesi suggeriscono che il decesso possa essere avvenuto già il 24 gennaio, il giorno stesso della scomparsa, a causa di un improvviso malore. La stanza, prenotata da Andrea dall’8 al 20 gennaio ed esaminata dalla polizia scientifica, presentava il letto intatto. Il corpo del giovane è stato rinvenuto in una posizione innaturale, come se fosse caduto a terra. In camera sono stati trovati blister di farmaci antidepressivi.
Resta da chiarire la presenza di quattro telefoni cellulari e di un computer portatile, rinvenuti accanto al ragazzo. L’analisi dei dispositivi potrebbe fornire elementi utili per ricostruire le sue ultime ore e comprendere meglio la dinamica della vicenda.
Sulla morte del giovane stanno indagando il procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone e il procuratore aggiunto Giuseppe Pietrazzini.