Sbranchella: "Civitella ha perso la scuola autonoma per colpa dell’immobilismo di Di Pietro" 
Critiche all’Amministrazione comunale per la mancata tutela dell’autonomia scolastica
"La perdita dell’autonomia scolastica a Civitella è il risultato di un immobilismo amministrativo che non ha saputo tutelare il futuro dei nostri studenti." A parlare è Andrea Sbranchella, che punta il dito contro il sindaco Di Pietro e la sua amministrazione per la mancata opposizione al trasferimento della dirigenza scolastica. Secondo Sbranchella, mentre altri Comuni, come Campli, hanno agito strategicamente per preservare i loro istituti, a Civitella si è assistito a un totale disinteresse, aggravato dalla mancanza di strutture adeguate per accogliere una dirigenza autonoma. "Questa perdita rappresenta un colpo al cuore culturale e sociale del territorio", conclude, criticando l’assenza di visione strategica dell’amministrazione comunale.
La nota completa a firma del consigliere Andrea Sbranchella:
A proposito del dimensionamento scolastico e della perdita della dirigenza scolastica da parte del nostro Comune, non possiamo non sottolineare l'immobilismo dell'Amministrazione guidata dal sindaco Di Pietro. Mentre altre realtà, come il Comune di Campli, hanno saputo agire strategicamente per tutelare e valorizzare il proprio istituto, a Civitella si è scelto di svendere il nostro, consentendo il trasferimento della dirigenza senza una reale opposizione.
Ci colpisce come alcune iniziative recenti, promosse con grande enfasi, siano da considerarsi nulla più che ordinaria amministrazione. È il caso del rinnovo degli scuolabus per i nostri alunni, intervento certamente necessario ma che arriva dopo oltre vent’anni di utilizzo di mezzi obsoleti, insufficienti per capienza e causa di continui disagi. Un atto dovuto, dunque, non certo un traguardo straordinario.
Ma la vera domanda è: che valore ha davvero "prendersi cura degli studenti" se non si è stati in grado di garantire loro una scuola con locali adeguati per mantenere una dirigenza scolastica autonoma e stabile?
La verità è che il nostro Comune non dispone di strutture idonee per accogliere una dirigenza scolastica autonoma. Questo ci obbliga a riflettere: la mancata progettazione di tali spazi è stata un errore o, peggio, una scelta deliberata? Forse il sindaco era già consapevole della perdita della dirigenza e ha deciso di non investire in un progetto che non rientrava nei suoi piani per Civitella.
Di fronte a tali fatti, emerge una grave mancanza di visione e di responsabilità verso la comunità, in particolare verso il futuro dei nostri studenti. Rinunciare alla tutela di un istituto scolastico significa rinunciare a una parte fondamentale del cuore culturale e sociale del territorio. Ed è proprio questo che sembra essere accaduto a Civitella. Mantenere saldo e autonomo il nostro istituto: questo sì che sarebbe stato un risultato straordinario.
