lunedì 27 gennaio 2025     +39.347.3268683     redazione@iltrafiletto.it
Il Trafiletto notizie su Teramo e Abruzzo in tempo reale

ico title sx Inaugurazione anno giudiziario a L'Aquila: separazione carriere e rischio di sottomissione a pm ico title dx

Attualità
Cronaca

30 magistrati hanno protestato alzandosi prima dell'intervento del rappresentante del ministero della giustizia

La questione "della separazione delle carriere costituisce un progetto certamente divisivo, che contrappone due opposte visioni del ruolo e delle funzioni del pubblico ministero. È innegabile che le ragioni a sostegno di un intervento di riforma, al netto delle polemiche strumentali e preconcette, siano sostenute da argomenti seri, che mettono in luce alcuni profili dell’attuale assetto ordinamentale ritenuti poco in sintonia con il modello processuale di tipo accusatorio e con il ruolo del Pm nel processo. In particolare, si vorrebbe rafforzare il ruolo di garanzia e autonomia del giudice, temendo che possa essere condizionato dalla “colleganza” con il Pm, il quale nel processo è invece parte. Si sostiene che vi sia un legame tra un determinato modello processuale e l’ordinamento in cui quel modello si inserisce, e che il modello accusatorio non si concili con l’attuale struttura ordinamentale. Lo stato attuale determinerebbe un condizionamento ed appiattimento favorito, si sostiene, dalla colleganza che l'esperienza, specie per la fase delle indagini preliminari, dimostrerebbe".

Alla luce del recente pensionamento della presidente della Corte d’Appello, Fabrizia Francabandera, che ha concluso il suo mandato di otto anni, ieri è stato il presidente vicario Aldo Manfredi a presentare, all’Aquila, la relazione sull’Amministrazione della giustizia nel distretto dell’Abruzzo.

Nel suo intervento, l’alto magistrato, anche lui prossimo al pensionamento, ha affrontato il tema della riforma della giustizia e, in particolare, la questione calda della separazione delle carriere, manifestando perplessità ma mantenendo un approccio equilibrato. Secondo Manfredi, infatti, si tratta di «argomenti, non ho remore a dirlo, certamente seri e in parte condivisibili, non apparendo certo corretto addebitare a chi sostiene le ragioni di tale modifica ordinamentale (compresi autorevoli giuristi) l’intento di sottomettere il Pm al controllo dell’esecutivo, ipotesi forse auspicata da taluno, ma non certo dalla gran parte di chi sostiene con forza la riforma».

Manfredi ha tuttavia sottolineato che, «al di là di possibili retropensieri, se ci si confronta senza slogan preconcetti con il dato normativo del disegno di legge costituzionale, non può non rilevarsi che di tale paventato rischio, allo stato, non vi è traccia, anche se, come vedremo, grosso è il pericolo che quello sia l’approdo finale della riforma». Tra le altre cose, il presidente vicario ha espresso una valutazione negativa sull’abrogazione del reato di abuso d’ufficio.

I magistrati abruzzesi, alzandosi in piedi con in mano la Costituzione, hanno protestato lasciando gli scranni in cui erano seduti a inizio evento. I magistrati, una trentina, sono rimasti in aula. La forma di protesta è stata attuata prima dell'intervento del rappresentante del ministero della Giustizia Vittorio Corasiniti. 

Galleria

Il Trafiletto testata giornalistica online, registrata nella sezione stampa del Tribunale di Teramo in data 29/11/2022 con n. 715

Direttore Responsabile: Nikasia Sistilli
Società editrice: ORBIS s.r.l.
Codice fiscale e P. Iva: 02130190677 - Numero REA: TE – 206249
Sede legale: via Emidio Ambrosi 31 - 64100 Teramo TE

+39.347.3268683

redazione@iltrafiletto.it
direzione@iltrafiletto.it
commerciale@iltrafiletto.it