"Esistono aiuti solo per quelle attività che già lavoravano prima del terremoto. Chi ha aperto dopo è penalizzato"
Il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha chiesto al Governo e al Parlamento di intervenire con urgenza per tutelare le attività commerciali e produttive nel cratere sismico del Centro Italia. “Le attività aperte dopo il terremoto, costrette a chiudere o spostarsi per via dei lavori di ricostruzione, restano senza alcuna copertura. È inaccettabile”, ha dichiarato.
D’Alberto sottolinea che molte attività, anche se avviate dopo il sisma, sono penalizzate dall’elevato numero di edifici inagibili e dai cantieri di ricostruzione. “Questo causa spese aggiuntive insostenibili e, spesso, la morte commerciale. Serve un indennizzo che includa queste imprese, per evitare delocalizzazioni definitive e salvaguardare i posti di lavoro”, ha aggiunto, evidenziando una disparità rispetto ai ristori previsti per il sisma 2009.
Lo scorso anno, un emendamento condiviso con l’USR aveva introdotto un indennizzo per attività costrette a chiudere temporaneamente per un massimo di sei mesi. Tuttavia, la norma non copre chi ha iniziato dopo il sisma, penalizzando soprattutto il commercio nei centri storici. “È una disparità di trattamento che va sanata. Senza interventi, si rischia la desertificazione dei centri storici e lo spopolamento delle città”, ha spiegato D’Alberto, annunciando che invierà una richiesta formale al Governo per includere una norma specifica nelle modifiche attualmente in discussione.
Il Sindaco ha anche chiamato in causa la Regione Abruzzo, accusandola di mancanza di volontà politica per il rifiuto di rifinanziare la legge regionale n. 32/2019, dedicata al sostegno delle imprese nei territori del cratere. “In questo dibattito è necessario anche che dia risposte anche la Regione Abruzzo – conclude il Sindaco – che nel corso dell’approvazione dell’ultima finanziaria ha addirittura bocciato un emendamento presentato dal consigliere Sandro Mariani, che chiedeva il rifinanziamento della legge regionale n.32 del 23 agosto 2019 relativa al sostegno economico alle piccole e medie imprese commerciali e artigiane che lavorano nei territori interessati dalla ricostruzione 2009 e 2016. Legge peraltro dall’allora consigliere e oggi assessore regionale Roberto Santangelo, a dimostrazione della mancanza di una volontà politica di tutelare l’economia del territorio. I sindaci, per quanto di loro potere, stanno facendo la loro parte, ma serve un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le istituzioni”, ha concluso.