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ico title sx Interrogazione parlamentare su cancellazione progetto per recupero luoghi culturali in Abruzzo ico title dx

Attualità
Cronaca

Tra i 16 luoghi rientranti nel progetto anche Villaggio del Fanciullo di Silvi e Centro Museale Val Vibrata

Un'nterrogazione parlamentare presentata dall’On. Luciano D’Alfonso sulla cancellazione del progetto per il recupero dei luoghi culturali situati in 16 comuni abruzzesi. È quella che riguarda il progetto “Bellezz@- Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, l’iniziativa che prevedeva investimenti per circa 13 milioni di euro in 16 comuni della regione e che è stata recentemente definanziata, bloccando di fatto interventi cruciali per il recupero e la valorizzazione di importanti siti storico-artistici.

D'Alfonso chiede chiarimenti e soluzioni per ripristinare i fondi, adeguare le risorse alle esigenze attuali e accelerare le procedure per consentire la realizzazione dei progetti. Tra le opere coinvolte, il restauro del Castello di Rosciano, l’Abbazia di San Martino in Valle e il Villaggio del Fanciullo di Silvi Marina. 

La nota: 

Ho presentato un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Cultura e al Ministro dell’Economia e delle Finanze per sapere se e quali iniziative utili e coordinate intendano assumere:
1) per consentire sollecitamente il ripristino delle risorse (13 milioni di euro a 16 Comuni abruzzesi) assegnate al progetto denominato “Bellezz@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, anche prevedendo, alla luce dell’aumento dei prezzi delle materie prime, o l’adeguamento dei finanziamenti dei progetti aumentandone le dotazioni finanziarie in quantità adeguate per far fronte a detti aumenti, o, in alternativa, prevedendo la possibilità, a discrezione di ciascuna amministrazione, di rimodulare i progetti sulla base delle risorse già stabilite dal progetto;
2) per consentire un rapido trasferimento dei fondi agli enti ammessi al finanziamento;
3) per favorire, in conformità allo status di ogni singolo progetto, l’iter procedimentale, stabilendone un concreto snellimento;
4) per consentire ai soggetti attuatori la rapida realizzazione dei progetti.

- La vicenda trae origine dalla delibera CIPE n. 3/1.05.2016 (FSC 2014-2020: Piano «Cultura e Turismo», articolo 1, comma 703, lettera D della legge n. 190/2014) con la quale:
A) è stato approvato il Piano Stralcio “Cultura e Turismo” e sono stati assegnati al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per la realizzazione dello stesso Piano Stralcio “Cultura e Turismo”, l’importo complessivo di un miliardo di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il ciclo di programmazione 2014-2020 (“FSC 2014-2020”), ai sensi dell’articolo 1, comma 703, lettera d), della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Legge di stabilità 2015);
B) è stata destinata una riserva di 170 milioni di euro a favore di interventi di completamento particolarmente significativi e di nuovi interventi, da individuare con successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM);
C) sono stati assegnati, nell’ambito di tale riserva, 150 milioni di euro a favore di interventi (di importo non superiore a 10 milioni di euro) afferenti al progetto denominato «Bellezz@- Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati».

- Si sono quindi susseguiti negli anni ulteriori provvedimenti per l’istituzione e la nomina dei componenti di una Commissione di valutazione dei progetti, per l’istituzione di una Segreteria tecnica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Segretariato Generale e sono stati emanati due DPCM, in data 3.09.2019 e 11.02.2021, che hanno disposto l’ammissione di 42 interventi alla successiva fase di stipula delle convenzioni con il Ministero dei beni e delle attività culturali. A favore dell’Abruzzo, in particolare, sono stati stanziati circa 13 milioni di euro e la Commissione di valutazione ha assegnato 12.987.089 euro a 16 Comuni abruzzesi per i seguenti progetti di recupero:
Castello ducale di Crecchio - 35.000 euro
Centro museale scuola di restauro di Tornareccio - 500.000 euro Complesso monumentale di S. Giovanni in Venere a Fossacesia - 620.000 euro
Palazzo Castracane a Villa S. Maria - 800.000 euro
Castello di Casoli - 840.000 euro
Abbazia di S. Martino in Valle a Fara S. Martino - 1.200.000 euro
Palazzo Cavacini a Castel Frentano - 1.190.000 euro
Linea Gustav a Civitella Messer Raimondo - 1.500.000 euro
Palazzo Botticelli a Collelongo - 300.000 euro
Torre delle Stelle di Aielli - 400.000 euro
Fontane storiche di Picciano - 150.000 euro
Complesso museale municipale di Loreto Aprutino - 1.099.089 euro
Castello di Rosciano - 2.000.000 euro
Chiesa di S. Lorenzo a Civitella del Tronto - 150.000
Villaggio del Fanciullo a Silvi Marina - 1.000.000 euro
Centro museale della Val Vibrata a Corropoli - 1.203.000 euro -

Purtroppo, con delibera CIPE n. 45 del 27 dicembre 2022, pubblicata nella G.U. n. 35 dell’11.02.2023, è stato previsto il definanziamento di tutti gli interventi facenti capo al progetto "Bellezz@ - Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati", impedendo così agli enti attuatori di proseguire con l’iter procedimentale e creando gravi conseguenze in termini di degrado e possibilità di intervento sui beni culturali ammessi a finanziamento. Sono innegabili la rilevanza sociale e il valore economico che il patrimonio culturale riveste ed è un dovere della comunità restaurare e restituire all’umanità le antiche testimonianze di cultura. Il finanziamento dei progetti, oltre a consentire la messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, costituirebbe un’ulteriore azione di stimolo per la ripartenza economica del Paese.

- Con la pratica abusata delle mance e delle operazioni di amichettismo, a colpi di deliberucce e generosità amicale del Consiglio regionale ci vorrebbero una ventina di sedute per ricostruire le coperture cancellate dalla pigrizia conoscitiva. Invitiamo la Commissione di Vigilanza dell’assise regionale a ripercorrere l’iter di quanto accaduto, consapevoli che il misfatto è opera delle amministrazioni centrali ma la Regione siede nella Conferenza Stato-Regioni e avrebbe dovuto far sentire la sua voce a difesa del territorio, invece di trincerarsi dietro un silenzio complice. 

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