Il 26 gennaio cerimonia di commemorazione per il deportato italiano, con funzione religiosa e interventi storici
Si svolgeranno domenica 26 gennaio 2025 a Controguerra le celebrazioni per l’installazione della pietra d’inciampo in memoria di Emilio Grimaldi, detto Marcello.
Le celebrazioni inizieranno alle 11:00, con la funzione religiosa celebrata dal parroco don Matteo Baiocco D’Angelo nella chiesa di San Benedetto Abate in memoria degli Internati militari italiani, e proseguiranno alle 12:00 dinanzi al municipio, dove verrà scoperta la pietra d’inciampo.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Controguerra, Franco Carletta, seguiranno due interventi, dello storico e consigliere comunale Matteo Di Natale e dello storico e giornalista Walter De Berardinis. Nel corso della cerimonia ci saranno delle letture a cura dell’attore Roberto Di Donato. Porterà i saluti conclusivi Loretta Grimaldi, una delle figlie di Emilio e attuale presidente del Centro Giovani e Anziani di Controguerra, che ha dato avvio alla procedura.
Le pietre d’inciampo, realizzate dall’artista tedesco Gunter Demnig per ricordare le vittime del nazismo, vengono collocate dal 1992 davanti al luogo di residenza dei deportati o in altro luogo simbolo nel Comune. Ad oggi sono state collocate oltre 100.000 pietre d’inciampo, in 21 Stati d’Europa. In Provincia di Teramo attualmente ce ne sono 8.
Emilio Grimaldi nacque nel 1922 a Tortoreto ma risiedette a Controguerra. Coscritto durante la seconda guerra mondiale mentre era studente, venne aggregato al 225° Reggimento Fanteria “Arezzo” e inviato sul fronte Greco. Nei convulsi giorni successivi all’armistizio, l’11 settembre 1943, Emilio Grimaldi venne fatto prigioniero dai tedeschi mentre si trovava sull’isola di Creta. Decisa la sorte dei militari italiani nell’Egeo dopo i fatti di Cefalonia, il 20 novembre fu deportato in Germania.
Emilio venne imprigionato nel lager VI C, ubicato nell’area paludosa di Bathorn, 6 km a ovest del villaggio Oberlangen in Emdland-Emsland, nel nord-ovest della Germania, e fu costretto al lavoro coatto per l’industria bellica tedesca. Nel 1944 rifiutò l’arruolamento nell’esercito tedesco o nelle forze armate della costituita Repubblica Sociale Italiana, e quindi fu non-collaborazionista. Poiché il lager si trovava nella Germania Nord-occidentale, venne liberato dagli americani già il 2 novembre 1944, alcuni mesi prima della fine della guerra.
L’anno seguente, il 9 settembre 1945 Emilio venne rimpatriato, giungendo a Verona. Il 29 dicembre 1945 la Commissione presso il Distretto di Teramo accertò che nessun addebito poteva essergli mosso sulle circostanze della cattura.
Le ricerche e la procedura per l’ottenimento della pietra d’inciampo sono state curate dallo storico e giornalista Walter De Berardinis.
Emilio Grimaldi è uno degli 8 controguerresi non-collaborazionisti che hanno ricevuto, nel corso dell’anno 2024, la Medaglia d’Onore di Bronzo, insieme a Ballatori Antonio, Casmirri Luigi, Massetti Sonnino, Maurizi Antonio, Prosperi Ettore, Romantini Emidio e Viscioni Giovanni.
La ricorrenza assume particolare valore, perché il 27 gennaio 2025 sarà consegnata la Medaglia d’Onore di Bronzo alla memoria anche al controguerrese Florindo Quaglia. Le indagini storiche che hanno portato all’esito positivo dell’istruttoria, diretta dal Comitato preposto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state condotte dallo storico e consigliere comunale Matteo Di Natale, nell’ambito di un più ampio progetto della Amministrazione di valorizzazione della memoria storica locale e dei suoi protagonisti: i cittadini di Controguerra di ieri.
Tali conferimenti, altamente simbolici, riconoscono il sacrificio dei cittadini deportati ed internati nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale, e degli oltre seicentomila IMI che decisero di rimanere nei lager, rifiutando l’arruolamento nelle forze armate germaniche o in quelle repubblichine.