Nessun esposto, il bar San Matteo chiude per i lavori post sisma 
La provincia ha disposto il rilascio dei locali per inutilizzabililtà
È vero che siamo tutti profondamente segnati dall'improvviso sequestro del Delfico e che non vogliamo più sentir parlare di chiusure, perizie, procura, tecnici e ingegneri, indice sismico e staticità, ma, come sempre, cerchiamo di fare chiarezza anche sulla questione della chiusura del bar San Matteo.
Che l'Usr avesse 4milioni di euro da destinare all'immobile che ospita il bar San Matteo si sapeva. L'attività avrebbe dovuto chiudere per il tempo necessario per fare i lavori. Il soggetto attuatore, appunto l'Usr, è incaricato anche dei lavori su altri importanti immobili come la Prefettura, il Regina Margherita, il Gemma Marconi. Di tutti si sta avanzando con le varie fasi progettuali, tranne che per l'immobile che ospita il San Matteo.
Perché quindi l'attività già da domani e improvvisamente dovrà sgomberare i locali?
Perché l'Usr, dopo numerose mail alla provincia, senza risposta, in cui chiedeva di accedere ai locali per svolgere le dovute indagini propedeutiche al progetto e quindi ai lavori, come sostenuto dal dottor Tittarelli che abbiamo raggiunto telefonicamente, ha inviato una mail definitiva alla Provincia e al Commissario Castelli mettendo in copia conoscenza anche la procura di Teramo (nessun esposto è stato presentato), in cui si spogliava di ogni responsabilità circa eventuali conseguenze derivanti dallo stato dell'immobile, che sarebbe risultato peggiore di quanto si immaginasse, in base a una serie di indagini superficiali (nel senso tecnico del termine ovviamente) condotte dal noto ingegnere Nicolino Rampa.
Ecco che di fronte a una mail del genere la Provincia altro non ha potuto fare se non disporre il rilascio dei locali per inutilizzabilità. Già da domani presumibilmente l'attività dovrà essere sospesa. In seguito alla chiusura, su disponibilità della Provincia, l'Usr potrà entrare e portare avanti tutte le indagini approfondite per verificare soprattutto la staticità dell'edificio che, ricordiamo, è inagibile al primo e secondo piano, temporaneamente agibile al piano terra che ospita il bar fin quando non si interverrà con i lavori. Un altro scenario plausibile, dichiarato sempre telefonicamente dal presidente D'Angelo, è che, su richiesta della Provincia, il Commissario Castelli restituisca l'immobile all'ente che potrà decidere il da farsi.
Quello che è certo è che l'attività storica del Bar San Matteo al momento deve essere sospesa per portare avanti queste indagini approfondite a cui farà seguito tutta la fase della progettazione per arrivare poi ai lavori. Non si esclude che si possa valutare una parziale apertura nelle more e poi durante lo svolgimento dei lavori.
Per noi è una colonna portante di Teramo che per il momento, speriamo, ci dice arrivederci. Il Sindaco D'Alberto ha specificato che la chiusura non riguarda L'Arca nè il Provveditorato.
ns
