Il nuovo Delfico al Forti, Bartolini: «Nessuno stop al cantiere, noi andiamo avanti» 
"Basterà presentare una scia in sanatoria per i lavori straordinari. Dispiace atteggiamento di opposizione"
Nessuno stop in vista per il cantiere del Delfico nel cortile del Forti, anche a seguito della temuta visita dei tecnici del Comune dopo l'esposto presentato dal consigliere comunale di opposizione Carlo Antonetti.
A garantirlo è il consigliere provinciale con delega alle manutenzioni scolastiche Flavio Bartolini. Quelli qualificati come lavori ordinari dai tecnici della Provincia, tanto da leggere sui cartelli semplicemente "riqualificazione del campo da basket", e ritenuti invece come straordinari da parte dei tecnici del Comune, possono essere portati avanti con la presentazione di una SCIA in sanatoria (Segnalazione Certificata di Inizio Attività in sanatoria) e il pagamento di una sanzione di 1000 euro. Saranno poi gli uffici comunali a verificare la conformità dell’intervento alle norme urbanistiche ed edilizie. Se tutto è in regola, la SCIA viene considerata valida e l’opera regolarizzata. Questo per quanto riguarda "i lavori ordinari di riqualificazione del campo da basket", che sono preparatori per l'intervento vero e proprio di posizionamento dei musp in cui sorgerà il nuovo convitto.
Per quest'ultima operazione si dovrà attendere invece il permesso di costruire da parte del comune, che dovrà passare al vaglio del consiglio comunale.
«Ritengo vergognoso presentare addirittura un esposto, sembra si faccia il possibile per ritardare i lavori. - ha ribadito Bartolini - Noi abbiamo deciso di intervenire immediatamente in edilizia libera preparando e ampliando la platea, secondo l'ottima strategia suggerita dai nostri tecnici, in modo da essere pronti per l'intervento vero e proprio che farà seguito al permesso di costruire. Ci è stato detto dai tecnici del Comune che è necessario presentare la SCIA in sanatoria e pagare la sanzione, lo faremo senza dubbio e andremo avanti con il cantiere. Sinceramente dispiace vedere che il contributo della minoranza è orientato sempre verso la distruzione e mai verso la collaborazione».
ns
