Gli operatori turistici protestano: "Danni per 100mila euro"
Forte indignazione tra gli operatori economici del comprensorio sciistico di Passolanciano, dopo la chiusura della strada da Lettomanoppello decisa dall'ANAS, nonostante la neve annunciata non sia arrivata. L’unica via di accesso è rimasta quella attraverso Pretoro, più lunga di 30 chilometri per chi arriva da Pescara. La decisione ha creato gravi disagi al comprensorio, causando danni economici stimati intorno ai 100mila euro e scatenando le proteste degli operatori sui social. Ora si pensa a una class action per ottenere un risarcimento, considerando che mentre nel weekend precedente si contavano 3.000 visitatori, ieri ne erano presenti solo un centinaio.
Il consigliere regionale del PD, Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente, è intervenuto sulla questione annunciando una risoluzione. "La chiusura della strada verso gli impianti di Passolanciano-La Maielletta deve essere affrontata dal Governo regionale, considerando i problemi irrisolti come la gestione dei parcheggi e le ordinanze precauzionali dell’ANAS, che non tengono conto delle attività economiche e turistiche dipendenti dalla neve", ha scritto Di Marco.
Ha sottolineato che, come accaduto ieri, la chiusura preventiva si è rivelata non necessaria, con le strade percorribili e gli impianti costretti a rinunciare ai clienti, danneggiando il turismo locale. Di Marco ha chiesto l’istituzione di un fondo di ristoro per gli operatori del settore, in attesa di risolvere definitivamente i problemi di viabilità. Ha inoltre evidenziato la necessità di protocolli chiari per la gestione delle emergenze neve e ha invitato il Governo regionale a collaborare con gli Enti competenti per garantire l'accessibilità e la sicurezza delle strade durante la stagione invernale.