Le dune artificiali introdotte in Abruzzo diventano un modello per Milano Marittima nella protezione delle coste
Le dune di sabbia artificiali, introdotte con successo lungo la costa abruzzese, sono state recentemente esportate sulla Riviera Romagnola. A confermarlo è Riccardo Padovano, presidente di Confcommercio Pescara e del Sindacato Italiano Balneari (Sib) Abruzzo.
«Abbiamo appreso con soddisfazione che anche a Milano Marittima, sulla costa romagnola, si stanno implementando dune artificiali per contrastare l'erosione marina», dichiara Padovano. L'adozione di questa tecnica, originariamente sviluppata in Abruzzo, rappresenta un'importante misura di tutela ambientale.
Padovano sottolinea l'impegno della Regione Emilia Romagna, che insieme agli imprenditori locali, ha riconosciuto l'importanza di investire in interventi strutturali per proteggere le coste dalle mareggiate. «Non si tratta di un semplice palliativo, ma di una soluzione che rispetta l'ambiente e risulta efficace nel lungo periodo. In previsione dei venti forti e del mare agitato, è fondamentale adottare misure che, pur essendo meno invasive, garantiscano la salvaguardia delle spiagge», aggiunge.
Grazie a un'ingegneria idraulica rispettosa dell'ecosistema, le dune artificiali consentono di preservare i litorali senza alterarne la natura. «Questa soluzione, nata dall'iniziativa degli operatori balneari, dimostra come sia possibile proteggere la costa senza stravolgere l'ambiente. Le spiagge, che rappresentano una risorsa economica e turistica, vengono curate e mantenute tutto l'anno, grazie a un lavoro congiunto tra pubblico e privato», spiega Padovano.
Il presidente del Sib Abruzzo conclude evidenziando l'importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati. «Come riportato anche dai media emiliani, interventi di questo tipo dimostrano che una sinergia tra pubblico e privato può portare a risultati concreti, rispettando ruoli e obiettivi di ciascuno. Le nostre spiagge sono un patrimonio comune e questa cooperazione è la chiave per una gestione sostenibile e proficua del territorio».