Intervento da 4 milioni di euro finanziato dal Comune dell’Aquila
La sostituzione delle quattro funi portanti della Funivia del Gran Sasso d’Italia, un intervento cruciale per la ripresa delle attività secondo le direttive ministeriali che avevano sospeso il servizio dopo un esposto, è stata affidata tramite delibera dirigenziale alla Graffer srl di Lonato del Garda (Brescia), unica azienda partecipante alla gara d'appalto. La società ha offerto un ribasso del 12% su un progetto dal valore complessivo di circa 3 milioni di euro.
I lavori prenderanno il via in primavera, al termine della stagione sciistica, grazie a una proroga che ha esteso la scadenza del 31 dicembre, consentendo l’inizio delle operazioni. Il costo complessivo dell’intervento, pari a 4 milioni di euro, sarà coperto dal Comune dell’Aquila, che ha decretato l’urgenza di un’anticipata consegna dei lavori. Il procedimento è coordinato dal dirigente Domenico Gioia, con il progetto esecutivo firmato dall’ingegnere Marco Cordeschi.
Nel documento comunale si sottolinea l'importanza della spesa, motivata dalla necessità di preservare e valorizzare il territorio montano, risorsa ambientale fondamentale per il comprensorio del Gran Sasso, ritenuto strategico per il rilancio del turismo locale.
La Graffer srl, specializzata nella manutenzione di impianti, ha superato con successo le verifiche di conformità ai requisiti aziendali e alle normative antiriciclaggio. La decisione sarà comunicata all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, sotto la supervisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La sospensione della funivia era stata causata da un esposto presentato da un appassionato di montagna al prefetto dell’Aquila, che aveva portato il ministero a bloccare il servizio. Il ricorso del Comune al TAR è stato successivamente respinto.