"Cosa stanno facendo le autorità competenti? La curia vescovile? La soprintendenza?"
Poco più di un mese fa la chiesa di Castelnuovo di Campli è stata vittima del forte vento che ha fatto crollare una parte della copertura del tetto, sfiorando di fatto la tragedia. In periodo di festività natalizie il Comitato cittadino Castelnuovo nel Cuore ribadisce che la chiesa è ancora senza interventi, al freddo e al gelo.
La nota:
"In questi giorni in cui si susseguono le rappresentazioni della natività con l’allestimento e la messa in scena di presepi viventi, la chiesa di San Giovanni Battista in Castelnuovo di Campli, rappresenterebbe uno scenario perfetto e del tutto simile a quello della natività di Gesù.
Difatti, dal giorno 22 novembre 2024, la chiesa è al freddo ed al gelo, ed è esposta ad ogni genere di intemperie a seguito del crollo del tetto.
Al di là di questa amara e sarcastica constatazione, sono da evidenziare alcuni gravissimi aspetti, legati a questa vicenda:
Il crollo del tetto della chiesa, è avvenuto a causa di un maldestro intervento di messa in sicurezza, finanziato e realizzato alcuni fa, evidentemente mal pianificato che, ha provocato il crollo del prezioso tetto dell’antichissima chiesa.
Tutto ciò, è avvenuto nonostante si fosse verificato un drammatico campanello d’allarme già nel dicembre 2023, con un incidente simile che coinvolse una parte minima del tetto della chiesa; purtroppo, dopo quell’episodio, nulla è stato nel frattempo messo in atto, per evitare il ripetersi di un nuovo danno al tetto, questa volta, avvenuto con proporzioni molto ben più ingenti.
E’ evidente pertanto che, ciò in cui non sono riuscite ripetute fortissime scosse di terremoto, ciò in cui, non è riuscito il grave stato di dissesto idrogeologico in cui versa la chiesa, sono riuscite le menti che hanno progettato l’intervento e le mani che lo hanno realizzato.
Ma cosa ben più grave, è che oggi, a più di un mese dal drammatico evento, nessun intervento di ripristino, è stato ancora realizzato; la chiesa, dopo aver subito un grave e colpevole oltraggio al proprio patrimonio artistico, giace in uno stato di totale abbandono ed è esposta ad ogni genere di intemperie; inoltre, alcune famiglie che sono state coinvolte riportando gravi danni alla loro abitazioni attigue alla chiesa, sono costrette a vivere in abitazioni gravemente danneggiate dello sollevamento del tetto della chiesa che è ricaduto sulle case adiacenti, mettendo inoltre a repentaglio anche l’incolumità di chi risiede in quelle abitazioni.
I cittadini di Castelnuovo, attoniti e preoccupati pertanto, si chiedono: Cosa stanno facendo le autorità competenti?
Cosa sta facendo la curia vescovile di Teramo?
Cosa sta facendo la soprintendenza per i beni Architettonici di Teramo?"