Abbiamo il diritto di essere inorriditi, raccapricciati, scioccati, sgomenti, atterriti?
Chiediamo scusa all'asl di Teramo. Chiediamo scusa all'asl di Teramo perchè abbiamo dato l'impressione di essere malfidati e nutrire maldicenze. In fondo, se dovessimo fare un sondaggio, nessuno e dico nessuno, tranne quei cattivi de I Due Punti e de Il Trafiletto, avrebbe pensato che quella carne scongelata e quel pesce scongelato, sequestrato dalla nostra Polizia Stradale, ( che ringraziamo) sarebbe potuto arrivare tranquillamente sui vassoi dell'ospedale Mazzini.
Chiediamo scusa all'asl di Teramo. Chiediamo scusa all'asl di Teramo perchè abbiamo avuto il dubbio che quel trasporto con l'automobile, di derrate alimentari non rappresentasse un vero e proprio unicum.
Non riusciamo a comprendere come il Direttore Di Giosa possa essere così sicuro che quel viaggio fosse una eccezione, nonostante l'inchiesta in corso.
Non riusciamo a comprendere come il Direttore Di Giosia possa credere che una società faccia viaggiare del cibo in fase di scongelamento per poi vederlo bloccato dai controlli stringenti dell'asl di Teramo.
E se non fosse la prima volta? E se altre volte questo cibo fosse entrato a far parte della mensa del Mazzini?
Lo sa, caro Direttore che esiste anche questa possibilità?
Lo sa Direttore che lei questa possibilità non può eticamente escluderla?
Chiediamo scusa all'asl di Teramo. Chiediamo scusa all'asl di Teramo perchè abbiamo dato l'impressione di essere malfidati e nutrire maldicenze.
Chiediamo scusa alla società che gestisce la mensa del Mazzini se siamo adirati solo per il fatto di aver mal conservato del cibo che avrebbe avuto l'intenzione di servirlo a delle persone ricoverate.
Abbiamo il diritto di essere inorriditi, raccapricciati, scioccati, sgomenti, atterriti?
Incazzati?
Vi lasciamo al comunicato dell'asl di Teramo di cui non condividiamo una sola parola e il cui tenore, ci ha umanamente delusi.
Giancarlo Falconi
Comunicato stampa.
Esiste un sistema di controlli su tutto il cibo che viene somministrato ai pazienti. Esiste una catena di controlli che garantiscono la salubrità delle derrate alimentari utilizzate per confezionare i pasti serviti in ospedale. Dall’attività di verifica effettuata dal Sian nelle mense degli ospedali, secondo il piano annuale dei controlli della Regione Abruzzo, non è stata mai riscontrata una “non conformità”. A questi si aggiungono le verifiche giornaliere secondo precisi parametri (ad esempio il rispetto della catena del freddo), effettuate dall’addetto al servizio mensa. Quindi anche in caso non ci fosse stato il sequestro della Polizia stradale, quel cibo non sarebbe mai stato servito ai pazienti.
“Torno a ribadire che per questa direzione strategica il benessere dei pazienti è centrale e quindi anche la sicurezza dei cibi viene garantita: non è entrato in ospedale cibo non controllato. Ricordo che qualche tempo fa quando proprio con il giornalista Falconi entrammo in reparti ospedalieri e consumammo dei pasti per verificarne la qualità”, afferma il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia.