"Tavolo rischia di diventare una delle occasioni perse"
“La situazione del Tavolo delle Politiche Giovanili continua a essere contraddistinta dal più totale immobilismo dinanzi al quale nessun segnale arriva da parte dell’amministrazione Nugnes. Nonostante le attese, questo organismo si è letteralmente eclissato voltando le spalle al mondo dei giovani e a tutto ciò che ruota attorno ad esso. - si legge nella nota a firma di Vincenzo Lo Stracco, Vanessa Pigliacelli, Alessio Dezi, Luca Di Diomede e Andrea Falgiatore, componenti del Tavolo Politiche giovanili.
Il consigliere Aceto, a cui è stata affidata la delega per le politiche giovanili, e che, pertanto, avrebbe dovuto essere il motore propulsore di questo Tavolo, continua a tacere a riguardo. Nonostante le critiche già mosse per cercare di destare una qualche reazione utile a riprendere le attività e la contestuale richiesta di un cambio di passo, il Tavolo continua a non avere alcun ruolo nella vita dell’amministrazione comunale. Quello che doveva essere un punto di riferimento per le politiche giovanili e uno spazio di confronto si è trasformato, purtroppo, in un contenitore vuoto, incapace di prendere iniziative o di dare risposte concrete alle esigenze dei giovani, in quanto fermo al palo.
L’entusiasmo iniziale dei membri del Tavolo, che avevano riposto speranze nella possibilità di dare ognuno il proprio contributo, è ormai svanito a causa della mancata attenzione e di una gestione che non ha saputo valorizzare il loro impegno.
La recente apertura del centro di assistenza psicologica presso la biblioteca comunale sarebbe stata una buona occasione per coinvolgerci e darci la possibilità di renderci utili anche solo con indicazioni o proposte. E invece l’amministrazione Nugnes ci ha totalmente ignorati. L’iniziativa, molto positiva di per sé, fa registra l’ennesima occasione persa di dare un senso al Tavolo delle Politiche Giovanili. Avremmo infatti potuto metterci a disposizione per favorire la conoscenza del servizio e promuoverlo tra i giovani, ma non siamo stati affatto considerati.
Ci chiediamo come il consigliere Aceto possa concretamente rappresentare i giovani se non è in grado di ascoltarli o di valorizzare un organo creato proprio per questo scopo.
Il Tavolo delle Politiche Giovanili rischia di diventare una delle occasioni perse, un simbolo di disconnessione tra politica e cittadinanza attiva, una promessa non mantenuta che contribuisce alla diffusione di una percezione negativa dell’operato dell’amministrazione.
Non possiamo esimerci dal constatare, con rammarico, che le nostre sollecitazioni non hanno sortito alcun effetto. Il cambiamento annunciato e sperato è ormai un miraggio e le speranze che la situazione possa cambiare si affievoliscono giorno dopo giorno”.