"Scelta miope che non guarda con lungimiranza al futuro della comunità provinciale"
Italia Viva, precisando che il nuovo Ospedale sarà al servizio dell’intera comunità provinciale, esprime, come già fatto nei mesi passati, forte preoccupazione in ordine alla scelta del sito di Villa Mosca. Si legge nella nota a firma del Presidente provinciale di Italia Viva, Elvezio Zunica.
"In tutte le Regioni d’Italia i nuovi ospedali sono sorti o stanno sorgendo al di fuori dei centri abitati, in luoghi facilmente accessibili e funzionali per tutto il territorio, luoghi più adatti da un punto di vista logistico e che possano, in futuro, anche avere la capacità di svilupparsi ulteriormente.
Inoltre, i tanti anni di cantiere che serviranno per la costruzione del nuovo nosocomio, possono essere compatibili con l’attività sanitaria già presente a Villa Mosca? La gestione del traffico con i mezzi pesanti, i parcheggi che già oggi rappresentano una enorme difficoltà, i rumori, l’igiene, tutte problematiche che secondo il nostro modesto parere ci fanno pensare che si sta andando verso una direzione che nulla ha a che vedere con la buona sanità ed i servizi al cittadino.
Tra l’altro è stato presentato uno studio di fattibilità senza che ad oggi ci siano ancora le coperture finanziarie per la totalità dell’investimento. Al di là delle rassicurazioni del Presidente Marsilio e della sua maggioranza, ad oggi non vi è traccia di nessun atto formale che indichi il dove saranno reperite le risorse necessarie per la completa realizzazione del nuovo Nosocomio.
Italia Viva vede il nuovo ospedale come una grande opportunità per la città di Teramo e la provincia tutta. E’ un segno di speranza e di futuro per tutta la Sanità e non solo.
Noi crediamo che la Politica, nella funzione ad essa più consona, debba essere in grado di progettare il futuro e definire le migliori scelte strategiche; deve prendersi carico di decidere il meglio per tutta la comunità, senza farsi trascinare dalla paura di assumere decisioni che oggi possano sembrare elettoralmente impopolari, ma che invece domani possano risultare risolutive per il miglioramento del benessere collettivo.
Ed invece, a nostro avviso, è stata effettuata una scelta miope che non guarda con lungimiranza al futuro della comunità provinciale ed ai suoi bisogni".