Il nuovo ospedale potrebbe essere pronto entro il 2031, Gatti: “Non di Barbie ma di Batman”
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Oggi si presenta “il frutto di un intenso lavoro, futuro dell’assistenza sanitaria dei prossimi 50 anni”. Così è stato introdotto il progetto di fattibilità dell’ospedale di Villa Mosca a Teramo, nel corso di questo pomeriggio presso la Asl di Teramo alla presenza del direttore generale Maurizio Di Giosia, del presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio, dell’assessore alla sanità Nicoletta Verì, del consigliere regionale e presidente IV commissione Paolo Gatti e dell’architetto Leo Medori. La prima pietra potrebbe essere posata nel 2027. Per la realizzazione poi ci vorranno circa 3/4 anni, per quello che Gatti ha definito “non l’ospedale di Barbie ma semmai di Batman”, in risposta all’attacco che mosse Sandro Mariani. “Dopo lustri finalmente ce l’abbiamo fatta”, ha detto ancora Gatti.
Come deciso anche in seguito al consiglio comunale, la Asl ha dato così il via alle procedure necessarie per costruire il nuovo ospedale a Villa Mosca. Il gruppo di lavoro è stato costituito. Lo studio di fattibilità presentato oggi sarà consegnato dalla Asl alla Regione e da questa al Ministero della salute.
Punti salienti: l’ospedale sarà un hub per acuti con 500 posti letto per intensità di cura, tecnologico, flessibile, grande, nuovo. Non sarà un quarto lotto ma un vero e proprio ospedale nuovo e autonomo. Sarà un cantiere imponente e sicuramente ci saranno dei disagi ma senza interruzione per l’attività sanitaria.
Sarà flessibile per adeguarsi alle esigenze della medicina 4.0 con l’intelligenza artificiale, la sanità digitale, la chirurgia robotica. Permetterà una migliore gestione dei posti letto e dei tempi di ricovero. Ci sarà una rimodulazione della degenza: le aree saranno tutte contigue così il paziente critico non dovrà subire il disagio dello spostamento. Saranno previsti anche l’asilo e la mensa.
Sarà attrattivo per i pazienti e per il personale qualificato. Moderno, tecnologico ed efficiente. Non sarà solo un grande contenitore ma anche eccellente nei contenuti, ha detto Di Giosia.
I principi fondanti di questo progetto sono quelli espressi nella carta di Teramo. La sostenibilità dell’intervento è insita nella volontà di lavorare su un progetto già strutturato. Villa Mosca ha tre edifici sanitari (lotto 3 degli anni 30, lotto due degli anni 80, lotto uno di fine anno 60). Poi ci sono parcheggio multi piano e strutture di servizio (come centrale termica, cucina, cabine elettriche, elisoccorso). Sì è partito da varie ipotesi e questa di Villa Mosca, secondo le verifiche, è quella più giusta per un edificio di 85mila metri quadri e 500 posti letto. Ci sarà la demolizione del lotto I con una serie di interventi mirati alla rigenerazione ambientale. Ci sarà anche l’integrazione del costruito con il verde: il verde con il ruolo di benessere per i pazienti, verranno messi a disposizione dei veri e propri giardini terapeutici.