Il modus operandi è sempre lo stesso: la chiamata di un finto maresciallo che chiede denaro
Nel pomeriggio di ieri presso la centrale operativa dei Carabinieri di Teramo sono arrivate alcune chiamate da parte di persone anziane, o di loro congiunti, che erano stati contattati telefonicamente da un sedicente maresciallo Russo dei carabinieri. In alcune circostanze la persona al telefono invitava le vittime a recarsi in caserma, in altre richiedeva dei soldi per liberare un congiunto che era stato fermato per un grave reato. Tutte le persone chiamate, insospettite, si sono rivolte ai veri carabinieri, o ai propri congiunti evitando di cadere nel tranello, ideato per farli uscire di casa: approfittando della loro assenza i malviventi si sarebbero fatti consegnare danaro o monili da chi a casa era rimasto, o avrebbero avuto campo libero per ripulire l’appartamento.
I tentativi sono stati 6, in particolare: due a Teramo, tre a Montorio al Vomano e uno a Campli.
Il Carabiniere operatore di turno alla centrale operativa di Teramo ha provveduto nell’immediatezza ad allertare le centrali operative delle Compagnie Carabinieri di Giulianova e Alba Adriatica, nonché delle altre Forze di Polizia e contestualmente ha messo in atto i servizi di contrasto per tale tipologia di reato, mediante il rafforzamento dei dispositivi preventivi dell’Arma, creando una stretta rete di posti di controllo.
"La strategia preventiva messa in campo dai carabinieri del comando Provinciale di Teramo sta funzionando infatti i tentativi a vuoto di oggi sono la dimostrazione che a livello preventivo bisogna continuare su questa strada e", secondo quanto più volte affermato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo Colonnello Pasquale Saccone, "bisogna concorrere nell’affermare e rafforzare un patto generazionale tra i giovani e i loro congiunti più avanti con l’età al fine di creare una rete solidale a favore degli anziani".
In provincia, per parlare e prevenire tale reato i Carabinieri hanno intrapreso già da tempo in modo strutturale varie iniziative quali:
- Riunione nelle Chiese, nei centri ricreativi per anziani;
- riunioni con i direttori degli uffici postali della provincia al fine di captare persone sospette che accompagnano anziani a prelevare ingenti somme di denaro;
- presenza dei comandanti di stazione all’interno degli uffici postali, nei giorni di pagamento della pensione, al fine di interloquire con gli anziani per metterli in guardia dalle truffe;
- Presenza dei comandanti di stazione nella fase iniziale delle riunioni condominiali per parlare dell’argomento;
- incontri nelle scuole per parlare di questo fenomeno e creare un patto generazionale tra i ragazzi e i propri nonni;
- accordo con la ASL di Teramo e la ditta “Trade Service” , concessionaria esclusiva per la pubblicità nelle aree interne dei Presidi Ospedalieri di Teramo, Atri, Giulianova e Sant’ Omero, per trasmettere lo spot dell’Arma dei Carabinieri contenente alcune precauzioni da adottare che ha la durata di 1 minuto e viene passato 150 volte al giorno dalle ore 07.00 alle ore 22.00 in contemporanea su un circuito di n° 33 monitor informativi/pubblicitari installati nelle aree di maggiore transito e attesa all’interno dei Presidi Ospedalieri di Teramo e provincia;
- accordo con il Comune di Martinsicuro per la trasmissione del medesimo spot informativo nei totem digitali presenti nel territorio. Tale iniziativa si sta estendendo anche ad altri comuni, infatti ha già aderito il comune di Tossicia e a breve anche in questo borgo sarà attivata questa importante iniziativa;
- affissione in esercizi pubblici e commerciali che si sono resi disponibili della locandina circa i consigli contro le truffe agli anziani edita dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
In seguito saranno messe in campo altre iniziative che hanno sempre lo scopo di pubblicizzare il fenomeno ed accrescere e rafforzare la “rete sociale” per la protezione delle persone anziane da tali reati.
Questa strategia preventiva sta funzionando anche in virtù del ruolo fondamentale assunto sull’argomento dagli organi di stampa locale che non si sono mai tirati indietro nel pubblicizzare ogni iniziativa dei Carabinieri, di fatto raggiungendo un numero importante di persone quindi facendo emergere il fenomeno. Pertanto anche in questa circostanza si ricorda che: nessuna Forza di Polizia, ente, assicurazione etc. chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare una assicurazione o un debito etc. Nei casi dubbi è sempre consigliabile prima di intraprendere qualsiasi iniziativa contattare il 112, ovvero rivolgersi ai propri congiunti, a un conoscente o a un vicino di casa e mai cedere alle richieste.
Inoltre qualora dovessero arrivare delle telefonate da parte di sedicenti forze di polizia che invitano a recarsi in caserma, chiamare sempre il 112 e chiedere spiegazioni sulla convocazione. In seguito a telefonate di tale tipologia, dove il proprio telefono risultasse isolato, ovvero l’interlocutore non chiude la chiamata, rivolgersi a un vicino di casa o comunicare all’interlocutore la propria intenzione di rivolgersi alle Forze dell’Ordine.