Un progetto per una sanità ancora più inclusiva
Dieci tablet, sinonimo di inclusione e accessibilità. Il progetto “AccesSordi”, che punta a eliminare le barriere di comunicazione per le persone sorde e ipoudenti, entra nel vivo.
Il progetto, frutto della sinergia tra la Regione, le quattro Asl e l'Ente nazionale sordi (Ens) Abruzzo, ha visto oggi la consegna di tablet a rappresentanti di dieci punti operativi: i cinque Pua dei distretti sanitari, i quattro Pronto Soccorso e la sede del 118. I dispositivi forniranno un servizio di interprete nella Lis, la lingua dei sordi, utile a consentire la comunicazione fra le persone sorde e il personale sanitario dei dieci punti operativi.
Sono nel frattempo stati avviati corsi di formazione specifici e seminari sulla lingua dei segni italiana e sulle strategie comunicative più adatte ai quali stanno partecipando 19 operatori sanitari della Asl e un operatore del Comune di Teramo. Questo lavoro di squadra che ha dato vita a un sistema capace di sviluppare le competenze necessarie per accogliere, comprendere e assistere le persone mira al conseguimento del terzo obiettivo strategico del progetto: garantire un accesso più equo alle cure e ai servizi dimostrando come sia possibile porre le fondamenta di un sistema più giusto e solidale. A consegnare i tablet al personale sanitario ieri sono stati il direttore generale Maurizio Di Giosia, quello sanitario Maurizio Brucchi e il presidente regionale dell’Ens Abruzzo Ottorino Astore. Presenti alla informale cerimonia, fra gli altri, i referenti del progetto, Massimiliano Ettorre e Stefano Greco, oltre al presidente dela sezione teramana dell’Ens, Pierre Pallini.
“La consegna dei tablet ai referenti dei dieci punti operativi della nostra Asl”, ha commentato Di Giosia, “è simbolo tangibile dell’avvio della seconda fase del progetto volta ad abbattere le barriere della comunicazione che per troppo tempo hanno limitato il pieno diritto all’accesso ai servizi per le persone sorde e con ipoacusia. Questi dispositivi tecnologici non sono solo semplici strumenti: rappresentano un ponte, una connessione, un’opportunità. Essi renderanno possibile il conseguimento del terzo obiettivo strategico del progetto garantendo un accesso più equo alle cure e ai servizi e dimostrando come sia possibile porre le fondamenta di un sistema più giusto e solidale”. “Questo progetto nasce dall’esigenza di facilitare la comunicazione alle persone sorde, un’esigenza emersa con chiarezza durante la pandemia, quando si era costretti a portare le mascherine, ma avvertita ancora oggi. Con i tablet ora le barriere saranno superate grazie a un interprete da remoto, invece per gli anziani, coloro che hanno problemi visivi e chi si trova in situazioni di grande disagio, l’interprete sarà in presenza”, ha spiegato Astore. Il servizio per ora sarà attivo dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20. La domenica dalle 9 alle 12, dalle 15 alle 18. Di notte dalle 22 alle 6 del mattino successivo.