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ico title sx Abruzzo. Meno alunni e più tagli: la scuola si prepara a un futuro incerto ico title dx

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Snals propone un tavolo di confronto per garantire un sistema scolastico efficiente

La scuola abruzzese è al centro di un’emergenza legata al calo demografico e alle conseguenti riduzioni del personale dirigenziale. Secondo il Rapporto Svimez 2023, negli ultimi dieci anni la regione ha perso circa 20.000 studenti e si prevede un ulteriore calo del 21% nella fascia di età 5-14 anni entro il 2034. Questo scenario, inevitabilmente, influenzerà anche le scuole superiori, imponendo ulteriori tagli negli anni a venire.

Lo Snals (Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Scuola) ha lanciato l’allarme, chiedendo l’istituzione di un tavolo permanente per discutere il piano di dimensionamento della rete scolastica per il 2025/26, approvato dalla Giunta Regionale. Come spiega Carlo Frascari, segretario regionale dello Snals, il piano prevede, nell’arco di due anni, la soppressione di 11 presidenze (ma non di istituti scolastici), concentrando i tagli soprattutto nelle aree interne, già svantaggiate.

“La riduzione delle presidenze – sottolinea Frascari – è una conseguenza diretta dei nuovi parametri stabiliti dalla legge 197/2022, che impongono criteri più restrittivi per l’autonomia degli istituti scolastici. Le regioni sono obbligate ad applicare tali norme, riducendo gradualmente le presidenze”.

Frascari spiega che, nonostante le proteste delle province e dei comuni coinvolti, la Giunta Regionale ha l’obbligo di procedere con le riduzioni. Tuttavia, Snals propone una strategia collaborativa: “Serve un tavolo permanente che coinvolga forze politiche, amministrazioni locali e organizzazioni sindacali per affrontare il problema in modo integrato. È fondamentale pianificare interventi su più fronti: dai trasporti regionali per agevolare gli studenti, all’edilizia scolastica per migliorare sicurezza e funzionalità degli edifici, fino a incentivare collaborazioni tra piccoli comuni”.

“L’obiettivo – conclude Frascari – è superare gli interessi localistici e garantire agli studenti un sistema scolastico efficiente e adeguato ai rapidi cambiamenti in corso”.

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